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05 MAGGIO 2024
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Enzimi pancreatici carenti. Fedez lancia l’allarme e il ministero risponde: “Problema noto a noi e ad Aifa, già fornite indicazioni a operatori”


Dopo alcune stories su IG di denuncia del rapper, Lungotevere Ripa risponde: “Situazione indipendente dalle attività regolatorie di Aifa, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo”

29 GEN -

“Sto ricevendo tantissime mail su un problema che ho riscontrato anche io. Essendo stato operato al pancreas, come tutte le persone come me ho bisogno di assumere enzimi pancreatici per poter mangiare e assimilare il cibo, e stiamo avendo dei problemi. L'azienda che li produce sembrerebbe essere una sola, e da un mesetto a questa parte sembra non si trovino”. Con queste parole, pronunciate in una delle sue ‘stories’ quotidiane su Instagram, il cantante Fedez ha lanciato nel week end un allarme sulla carenza di questo tipo di farmaci: “Un problema che sto riscontrando anche io - spiega il marito di Chiara Ferragni - che avevo da parte una piccola scorta di enzimi pancreatici, li sto finendo e non riesco a trovarli”.

“Come si può risolvere? Senza non possiamo mangiare, non assimiliamo nulla e quando andiamo in bagno non è divertente”, aggiunge il rapper, che poi pubblica una serie di messaggi nei quali diversi utenti gli fanno presente che il problema è sentito da più parti. “Sembrerebbe che la questione sia più grande di quanto sembrasse all'inizio e che nel nord Italia non ci sia più. Mandateci le vostre mail così provvederemo a contattare l'Aifa”, dice Fedez taggando nelle stories il ministero della Salute. Ministero che però replica subito con una nota ufficiale in cui si legge che “in relazione alla carenza di enzimi pancreatici, si precisa che la questione riguarda, nello specifico, il farmaco Creon. Si tratta di una situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di Aifa, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo. Ad oggi l'unica azienda produttrice (Viatris Italia S.r.l.) ha comunicato l'impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta. Tuttavia, come per altro già comunicato da AIFA attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso. Inoltre, le farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi possono effettuare un ordine diretto al titolare tramite l'apposito servizio di Customer Service. Il ministero della Salute segue la questione, così come tutte quella afferenti a fattispecie di carenza di farmaci, con grande attenzione e pone in essere tutte le attività di competenza finalizzate a garantire la continuità terapeutica dei pazienti”.


“A causa di problemi produttivi/elevata richiesta i medicinali a base di pancrelipasi Creon 10.000, Creon 25.000 e Creonipe 35.000 - spiegava l’Aifa nella nota del 25 ottobre 2023, con il titolare/concessionario di vendita Viatris Italia Srl - sono attualmente distribuiti in maniera contingentata; tale situazione si protrarrà presumibilmente fino al 31/12/2025. La carenza non è dovuta a problematiche di sicurezza o qualità ed è stata già comunicata all’Autorità regolatoria in accordo alla normativa vigente”. L'Aifa invitava, dunque, gli operatori sanitari a prescrivere questi farmaci “solo per le indicazioni autorizzate, a informare i pazienti già in trattamento anche al fine di evitare fenomeni di accaparramento e a prescrivere Creon 10.000 e 25.000 e Creonipe 35.000 solo se strettamente necessario, nella minima dose efficace, e se per l’indicazione in questione non esistono valide alternative terapeutiche o se, per i pazienti in trattamento, non è possibile effettuare lo switch ad altri medicinali. Ciò al fine di garantire che le confezioni disponibili, in quanto limitate, siano utilizzate per le indicazioni per cui il medicinale non è sostituibile”.



29 gennaio 2024
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