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Congresso dei ginecologi: si parte

14 NOV - Si è aperto questa sera a Milano l’86° Congresso SIGO (Società italiana di ginecologia e ostetricia) e il 51° Congresso Nazionale AOGOI (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), il più importante evento annuale della ginecologia italiana.
Dopo un fine estate terribile animato da casi di cronaca che hanno portato sotto i riflettori la professione ostetrico-ginecologica; dopo la presentazione, da parte del ministero della Salute, del piano per il riordino dei punti nascita, i ginecologi ripartono da Milano. Con le loro riflessioni, il loro ritratto delle criticità del sistema materno-infantile italiano le loro controproposte da offrire alle istituzioni e ai media.
Una ripartenza contrassegnata anche dalla rielezione dei vertici delle due società scientifico-sindacali. Sono infatti in scadenza entrambi i presidenti, Giorgio Vittori (Sigo) e Giovanni Monni (Aogoi), a cui è toccato negli ultimi anni il compito arduo di guidare le società in un clima assai burrascoso.
Non solo la politica, però, animerà il Congresso.
La complessità della salute femminile, accompagnata dal continuo mutamento dell’identità della donna, sarà sviscerata in tutte i suoi aspetti: dalla maternità ai tumori, dalla chirurgia alla sfida delle malattie croniche e dell’invecchiamento.
Allo stesso tempo la ginecologia si propone di fare da traino per un cambiamento culturale radicale della medicina italiana che acquisisca la differenza di genere come connotato essenziale di ogni pratica medica. Altrettanto propositiva la ginecologia vuole essere sul tema della medicina territoriale e dell’avvicinamento alla donna quali requisiti essenziali di una sanità moderna e sostenibile.
All’orizzonte, poi, si staglia la sfida del Congresso mondiale Figo (International Federation of Gynecology and Obstetrics) che sarà ospitato da Roma nel 2012 e su cui i nuovi direttivi dovranno alacremente mettersi all’opera per far trovare pronta la ginecologia italiana quando gli occhi del mondo saranno rivolti su di lei.
A dare il benvenuto ai ginecologi convenuti il sindaco della città, Letizia Moratti: “Milano, che accompagna i suoi cittadini nella vita con discrezione e lo fa servendoli, con tenerezza e con amore”, ha affermato, somiglia a questa professione che “accompagna le donne nel loro percorso di donne”.
Dal presidente Sigo Giorgio Vittori sono arrivati i ringraziamenti al ministro della Salute Ferruccio Fazio “che ha preso così a cuore il settore materno-infantile e la salute della donna”. Tuttavia, ha aggiunto, è ora di accordare ai ginecologi lo stesso trattamento riservato ad altre professionalità. “La ginecologia è la Cenerentola - ha detto - lo dimostra il fatto che un parto vale meno di un’artroscopia, un intervento di indubbio valore, ma penso che il valore che sta intorno al parto, alla madre al bambino non possa essere svilito in questa maniera”. Per questa ragione, ha aggiunto, “occorre restituire interesse e valore al percorso nascita e alla salute della donna”.
Vittori ha inoltre esortato i ginecologi a essere pronti al cambiamento: “Teniamoci forte - ha affermato - perché quella che ci aspetta è una rivoluzione che a partire dalla riqualificazione dei punti nascita investirà la professionalità dei ginecologi e aumenterà la qualità dell’assistenza alle donne”.
Dal presidente Sigo, infine, un messaggio alle donne, in particolare a quelle che ha definito “ragazze in ritardo, le donne con 35 o più che si accingono a una prima maternità”. “Spostate indietro l’orologio biologico perché dopo i 35 i anni la maternità è estremamente difficile”.
A.M.

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14 novembre 2010
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