Marini, Cnb: "Su fine-vita solo i giudici possono decidere
13 GEN - “Pensare di imbrigliare scelte individuali come quelle sul fine-vita in una legge, e cioè in uno strumento normativo che vale per tutti i cittadini indipendentemente dai loro convincimenti morali o confessionali, è una mostruosità giuridica”. Lo ha dichiarato attraverso una nota Luca Marini, giurista e Vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, commentando la notizia del pronunciamento secondo cui un cittadino ha il diritto di affidare a un tutore legale la propria volontà di non essere sottoposto a certi trattamenti medici in caso di perdita di coscienza.
“È evidente – ha aggiunto Marini – che decisioni così rilevanti non possono che essere prese volta per volta e con riferimento ai singoli casi concreti, proprio come hanno fatto i giudici di Firenze conformemente al ruolo della giurisprudenza e del diritto vivente”.
“Va poi ricordato – è la conclusione di Marini – che quanti invocano oggi la conclusione dell’iter parlamentare sul testamento biologico e l’approvazione della legge relativa sono gli stessi che, poco tempo fa, si opponevano ad ogni intervento normativo sul fine-vita. Il voltafaccia dei cattolici sull’argomento conferma che la dimensione politica delle problematiche bioetiche finisce sempre per prevalere su ogni altra”.
13 gennaio 2011
© Riproduzione riservata
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy