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Decreto Balduzzi. Siais: “Dia nuovo impulso all’edilizia sanitaria”


Questo l’auspicio della Società di Architettura e Ingegneria per la Sanità. Secondo cui “la partnership tra pubblico e privato è importante, ma non basta in un settore ‘sotto finanziato’ come quello della costruzione, ristrutturazione e ammodernamento dei presidi sanitari. Occorre liberare risorse ad hoc”.

11 SET - “Ci auguriamo che le nuove norme introdotte dal decreto ‘Balduzzi’ favoriscano un processo improntato alla trasparenza e al rigore anche in materia edilizia sanitaria e di sicurezza”. Così Daniela Pedrini, presidente della Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità (Siais) commenta le novità contenute nella riforma che porta la firma del Ministro della Salute.

Il decreto Balduzzi, spiega il presisdente Siais, “incide sulle norme che regolano il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria ampliando le possibilità di collaborazione tra il privato imprenditore e l’azienda sanitaria pubblica. La partnership tra pubblico e privato è molto importante, ma non basta in un settore “sotto finanziato” anche se cruciale per la tutela della salute qual è quello della costruzione, ristrutturazione e ammodernamento dei presidi sanitari. Occorre però liberare risorse ad hoc per l’edilizia sanitaria - continua Pedrini -. In Italia gli edifici che ospitano gli ospedali sono spesso molto vecchi e richiedono, quindi, opportuni quanto costosi programmi d’intervento per rendere le strutture al passo con le normative vigenti”.

In particolare, ricorda Pedrini, la bozza del Decreto Balduzzi entrata in Consiglio dei Ministri lo scorso 5 settembre (il testo definitivo non è ancora stato diffuso da Palazzo Chigi), prevede la cessione di immobili ospedalieri da dismettere come possibile forma di pagamento a chi realizza i lavori di ristrutturazione per la messa a norma delle strutture sanitarie del servizio pubblico. Tale cessione dell’immobile si potrà realizzare anche per quelle strutture che possono avere un cambiamento di destinazione d’uso da attuarsi secondo la disciplina regionale vigente. In tema di sicurezza, il decreto Balduzzi interviene anche sull’adeguamento della normativa antincendio nelle strutture sanitarie prevedendo che una quota-parte delle risorse statali dedicate all'adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari (ex art. 20 legge n.67/1988) sia utilizzata specificamente per il rispetto delle norme antincendio. Queste ultime vengono anche aggiornate per alcune tipologie di strutture sanitarie sulla base di criteri improntati alla semplificazione.

“Anche la conformità alla normativa antincendio - conclude Pedrini - è un elemento fondamentale per la sicurezza dei pazienti, dei loro familiari e del personale che lavora in ospedale. Il rispetto delle regole vigenti consente non solo di abbattere la soglia del rischio, ma è prima di tutto una dimostrazione di civiltà che un Paese evoluto non può disattendere”.
 

11 settembre 2012
© Riproduzione riservata

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