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Dl Sviluppo approvato in CdM. Ricette digitali entro il 2015. Quelle cartacee costano 1 euro l’una


Un documento unico per tessera sanitaria e carta d'identità, fascicolo sanitario elettronico e ricette digitali entro il 2015. Sono queste le misure per la sanità contenute nel Decreto Sviluppo approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Patroni Griffi: “La sanità digitale produrrà consistenti risparmi”.

04 OTT - “La sanità digitale consentirà consistenti risparmi”. Ad affermarlo è stato il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, illustrando nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi le misure per la sanità contenute nel Decreto Sviluppo appena approvato dal Consiglio dei Ministri.
 
Per la sanità, in particolare, il provvedimento sulla crescita introduce il fascicolo sanitario elettronico e la ricetta digitale entro il 2015.
 
La ricetta digitale, ha spiegato Patroni Griffi, “consentirà consistenti risparmi considerato che oggi ogni ricetta cartacea costa 1 euro. Ma permetterà anche di controllare meglio le prescrizioni farmaceutiche tenendo sotto controllo la spesa sanitaria". Inoltre, spiega una nota di Palazzo Chigi, si prevede inoltre di estendere la spendibilità delle prescrizioni di farmaceutica (attualmente limitata alla singola regione) a tutto il territorio nazionale. Anche il processo di digitalizzazione delle prescrizioni mediche, oltre ad essere accelerato, viene definito in tempi certi e uguali su tutto il territorio nazionale.
 
Quanto al Fascicolo sanitario elettronico, “offre in pratica la possibilità di consultare il fascicolo sanitario del paziente da qualsiasi luogo di Italia”, ha sottolineato Patroni Griffi. Come spiega una nota di Palazzo Chigi, il fascicolo sanitario elettronico (FSE) conterrà tutti i dati digitali di tipo sanitario e sociosanitario del cittadino, raccogliendone di fatto l’intera storia clinica. Il fascicolo verrà aggiornato da diversi soggetti che, nell’ambito del servizio sanitario pubblico, prendono in cura gli assistiti. In questo senso, le strutture sanitarie pubbliche e quelle private accreditate potranno conservare le cartelle cliniche solo in forma digitale, realizzando così significativi risparmi e semplificazioni.

Il Decreto Sviluppo prevede inoltre l’introduzione di un documento unico che racchiude tessera sanitaria e carta di identità. Per il quale, ha aggiunto Griddi, “c’è la copertura necessaria per la gratuità dell'iniziativa”.
 

04 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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