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Manovra. Anaao Giovani: “Ora pretendiamo i fatti, non i proclami”


Per i giovani camici bianchi del sindacato le misure del Governo non specificano in che modo verranno assunti i medici, dove, in che setting e con quale programmazione. Chiedono quindi risposte precise: “In caso contrario, mostreremo noi le slides al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute. In piazza”

20 OTT - “Il Premier Renzi e la Ministra della Salute Lorenzin hanno annunciato l’aumento di due miliardi per il Fsn insieme con l’assunzione e/o stabilizzazione di medici precari nel 2017. Tali misure, inserite nel testo della legge di bilancio, costituirebbero senz’altro un buon inizio per dare linfa al Ssn e per contrastare la piaga del precariato medico. Ma il condizionale è d’obbligo, perché abbiamo già assistito a proclami sensazionalistici e mirabolanti da parte di Renzi e Lorenzin, che avrebbero dovuto portare a nuovi concorsi per i medici e alla stabilizzazione di migliaia di colleghi. Solo 10 mesi fa, pochi giorni dopo lo sciopero dei camici bianchi, il ministro della Salute proclamava l’assunzione di 6mila operatori sanitari, di cui 3mila medici, nel corso del 2016: peccato che quanto promesso sia rimasto solo sulla carta e non si sia verificato nei fatti”.

È questo il commento che arriva dai Giovani medici dell’Anaao Assomed. “Quest’anno – hanno sottolineato in una nota – la nostra Ministra della Salute si è spinta oltre, dichiarando 7mila, e ‘anche di più’, tra stabilizzazioni e assunzioni, delle per quali 3mila per il personale medico, oltre a quelle già previste nel 2015, portando così a 6mila il numero complessivo di contratti a tempo indeterminato previsto per i camici bianchi. Ciò che non è specificato è in che modo vogliono assumere medici, dove, in che setting, con quale programmazione. Se siamo quasi alla fine dell’anno e le 3mila assunzioni promesse nel 2015 non sono arrivate, o arriveranno tutte nei 70 giorni rimanenti del 2016, oppure ci hanno raccontato bugie. I buchi nelle piante organiche dei reparti ospedalieri oggi sono riempiti da precari, con contratti che, più che atipici, sono illegali, all’insegna del risparmio a tutti i costi.

Inoltre, il personale del Ssn ha lo stipendio inchiodato al 2010, con un calo del suo potere d’acquisto sino al 30%. Le uniche voci che sono variate, invece, al rialzo sono le tasse, nazionali, regionali e locali. Il governo prospetta una disponibilità economica che determinerebbe un incremento dello 0,4% della parte fissa e forse, dello 0,4% della parte variabile, dello stipendio. Sì, abbiamo capito bene, zeri e virgola sono al posto giusto.
I medici del sistema pubblico sono al limite della pazienza: le mancate assunzioni, il mancato finanziamento del Fsn negli anni passati come previsto dal Patto della Salute e il blocco del turnover hanno portato all’esasperazione fisica e psichica i colleghi, costretti a turni di lavoro disumani e, troppo spesso, ad anni e anni di precariato, con contratti illegali e senza tutele.

Continuiamo, però, ad avere la speranza che qualcosa cambi e che ogni volta sia quella buona. Ma ora – hanno concluso – pretendiamo i fatti, non i proclami. In caso contrario, mostreremo noi le slides al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute. In piazza.

20 ottobre 2016
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