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Manovra: ecco tutte le ipotesi sulla sanità


Domani alle 18.00 il Consiglio dei Ministri per il varo del decreto. Oggi il testo all'esame della consulta economica del Pdl. Poco prima del Cdm Tremonti illustrerà il decreto alle Parti sociali e alle Regioni.

24 MAG - Salvo slittamenti, domani, alle 18.00, è in programma il Consiglio dei ministri chiamato a  varare il decreto legge economico per mettere in sicurezza i conti pubblici dopo la crisi greca e l’allarme sul destino dell’euro. Per la sanità si sono alternate diverse ipotesi di tagli alla spesa ma non c’è ancora alcuna certezza sulla quantità, sulle modalità e sugli ambiti di intervento.
Al momento ci possiamo limitare a riportare le indiscrezioni più realistiche fin qui emerse, ben sapendo che l’analisi reale dell’insieme delle misure, il loro dettaglio ed anche la tempistica (molte misure infatti scatteranno da subito mentre altre saranno operative a partire dal 2011) sarà possibile solo a decreto legge approvato.
 
Nuovi ticket. L’ipotesi è circolata fino al week end, poi, dopo l’intervento del premier Berlusconi che ha escluso tagli alla sanità, la reintroduzione del ticket sulla specialistica sembra scongiurata. Ma non si può escludere che essi siano comunque attivati in sede regionale per far fronte alle esigenze di bilancio locali.
 
Dispositivi medici. L’inchiesta di Repubblica di venerdì scorso sugli sprechi negli acquisti di beni e servizi negli ospedali, sembra aver fatto colpo. Resta molto realistica infatti l’ipotesi di nuove misure più stringenti per ancorare l’acquisto dei dispositivi medici a prezzi di riferimento validi in tutta Italia.
 
Farmaci. Resta l’ipotesi di tagli alla farmaceutica ospedaliera ma non è ancora chiaro se ci si limiterà a interventi anti spreco (come quelli già annunciati per evitare che si buttino ogni anno migliaia di confezioni scadute nelle farmacie degli ospedali) oppure si proceda a una revisione dei tetti di spesa. Non sono comunque esclusi interventi anche sul prezzo dei farmaci di fascia A e sui margini della distribuzione.
 
Stipendi e pensioni. Anche la sanità potrebbe essere toccata dai provvedimenti annunciati per il pubblico impiego e cioè il blocco dei contratti fino al 2013, la riduzione del 10% degli stipendi superiori a 75.000 euro lordo/anno, il blocco del turnover, la previsione di contributi di solidarietà sulle pensioni superiori a 3.500 euro e il differimento del pensionamento di 6 mesi con chiusura di una finestra.
 
Costi standard e piani di rientro. Non sembra plausibile che nel decreto legge possano entrare i costi standard di riferimento per il finanziamento della sanità previsti dalla delega sul federalismo fiscale. Ma è molto probabile che ad essi si faccia comunque riferimento per quella parte degli interventi il cui beneficio è atteso per il 2011. Certamente confermate poi tutte le misure per il ripiano dei disavanzi già previste dall’accordo Stato Regioni e attuate con i Piani di rientro.
 

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24 maggio 2010
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