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Vaccini. La ministra Grillo non convince i social. L’obbligo “spazio-temporale” del M5S scontenta tutti

di G.R.

La posizione ondivaga del M5S sul tema vaccini, tra l'annullamento delle sanzioni ed un obbligo flessibile in senso "spazio-temporale", finisce per scontentare tutti. Per renderesene conto basta dare un'occhiata alle quasi 3 mila repliche al post pubblicato dalla ministra sulla sua pagina Facebook. Tra i più arrabbiati proprio i sostenitori pentastellati che accusano Grillo di esser diventata ministra con i voti freevax per poi continuare a parlare di obbligo. Scontro anche sull'ipotesi di classi ad hoc per gli immunodepressi.

05 AGO - "No time, no space, another race of vibration". A leggere il post con il quale la ministra della Salute Giulia Grillo è intervenuta ieri sera per prendere posizione dopo la rivolta scoppiata nelle ultime 24 ore sugli emendamenti di M5S e Lega al decreto Milleproroghe che congelano la sanzione del divieto di accesso all'asilo per i bimbi non vaccinati, mi è venuto in mente questo testo di Battiato.
 
Non saprei come altro interpretare questa sorta di "compensazione" con la quale si tenta di rassicurare Ordini medici, Società scientifiche e sindacati compatti nel bocciare questa iniziativa legislativa. "È allo studio dei parlamentari un disegno di legge che prevede un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio. Ossia uno strumento razionale e di buon senso che contempera il diritto alla salute collettiva e individuale".
 
La posizione ondivaga del M5S sul tema vaccini, tra l'annullamento delle sanzioni ed un obbligo flessibile in senso spazio-temporale, finisce però per scontentare tutti. Per renderesene conto basta dare un'occhiata ai quasi 3 mila commenti raccolti sulla pagina Facebook della ministra. Da una parte c'è chi contesta a Grillo di continuare ad asserire "in maniera ipocrita" che "nessun passo indietro è stato fatto sull'obbligo", dal momento che con l'approvazione degli emendamenti verrebbe meno il 'cuore' dell'apparato sanzionatorio previsto dalla legge Lorenzin. L'obbligo rimarrebbe, è vero, ma solo sulla carta dal momento che a restare in piedi sarebbero le sole sanzioni economiche. Sanzioni che, come confermato di recente dalla stessa Grillo durante la sua audizione presso le Commissioni riunite Affari Sociali e Sanità, dopo un anno dall'entrata in vigore della legge Lorenzin, ammontano a ben 170 euro complessivi. Insomma, parlare di obbligo senza l'esistenza effettiva di sanzioni è quantomeno singolare.
 
Dall'altra poi, i contestatori dell'obbligo vaccinale, mal digeriscono le parole di Grillo sull'importanza dei vaccini e sulla propsettiva di un nuovo obbligo, seppur "flessibile". "Si è fatta eleggere con i vori freevax e ora parla di obbligo". "Bisogna abolire l'assurdo obbligo alle vaccinazioni! Queste erano le promesse fatte in campagna elettorale e per questo siete al governo". "Forse il potere dà alla testa. Sì, lei è un medico e se avesse un minimo di coscienza prima di sottoporre tutti i bambini ad un trattamento abominevole come le vaccinazioni, si dovrebbe quanto meno far fare degli esami specifici". "Chissà quanto le hanno offerto le case farmaceutiche si ricordi che lei è in attesa e ha detto che vaccinerà bhe attenzione potrebbe capitare proprio a lei... o forse a lei gli offriranno vaccini puliti?". Questi alcuni delle migliaia di post di protesta. I commenti a favore della ministra si contano invece sulle dita di una mano. Tra questi quello del capogruppo pentastellato alla Camera, Franceco D'Uva
 
Lo scontro si sposta poi sul tema dei bambini immunodepressi, la cui salute verrebbe messa a rischio dal venir meno delle sanzioni. A far discutere è la posizione espressa dalla ministra: "Insieme al ministro dell’Istruzione garantiremo a tutti i bambini immunodepressi, quelli che non possono scegliere se vaccinarsi o meno, l’adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la copertura vaccinale".
 
Resta da capire come si potrebbe effettivamente gestire un'organizzazione delle classi di questo tipo. A meno di non allestire dei veri e proprio "ghetti" all'interno delle scuole d'infanzia, sarebbe quantomeno complicato evitare il contatto con gli altri bambini non vaccinati in zone come i bagni, le mense o magari durante la ricreazione. Quello che salta all'occhio, in ogni caso, è il completo rovesciamento della logica alla base dell'impianto normativo. Se infatti fino ad oggi erano i bambini non vaccinati quelli a possibile rischio di "esclusione", ora i figli delle famiglie no vax sarebbero liberi di frequentare senza più alcun impedimento asili e scuole d'infanzia, mentre il rischio di "esclusione" ricadrebbe esclusivamente sui bambini più fragili. Sarebbero loro quelli più esposti, meno tutelati o a rischio ghettizzazione. 
 
Tutto questo fino alla discussione del Disegno di legge annunciato ormai da un mese da M5S e Lega sull'obbligo flessibile "nello spazio e nel tempo" che, con ogni probabilità, non sarà presentato prima della ripresa dei lavori del prossimo settembre. Così, almeno per il momento, non ci resta che aspettare e far passare questo mese di agosto. Magari in compagnia di Battiato.
 
Seguimmo per istinto le scie (chimiche?) delle Comete
come Avanguardie di un altro sistema solare

No Time No Space
another Race of Vibrations  

 
 

Giovanni Rodriquez

05 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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