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West Nile. Disinfestazioni, informazioni ai cittadini e controllo dei vettori. Ministero richiama le misure per la prevenzione


Quest’anno si è assistito ad un inizio precoce della circolazione virale, con il primo pool di zanzare Culex risultato positivo per virus West Nile il 7 giugno ed il primo caso umano con inizio della sintomatologia 9 giorni dopo, nella stessa provincia. Rispetto agli anni precedenti, anche il numero di casi sinora notificato risulta aumentato. Da Lungotevere Ripa un richiamo alle misure per una corretta prevenzione. LA CIRCOLARE

09 AGO - West Nile, il ministero della Salute ha emanato la richiama in una circolare l'applicazione di tutte le misure di prevenzione, sorveglianza e controllo dell'infezione da virus West Nile previste dal Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu - 2018.
 
“Quest’anno – si legge nella circolare - si è assistito ad un inizio precoce della circolazione virale, con il primo pool di zanzare Culex risultato positivo per virus West Nile il 7 giugno ed il primo caso umano con inizio della sintomatologia 9 giorni dopo, nella stessa provincia. Rispetto agli anni precedenti, anche il numero di casi sinora notificato risulta aumentato”.
 
“Il virus West Nile – scrive il Ministero - viene trasmesso all’uomo e agli animali, attraverso la puntura di zanzare infette del genere Culex. Non si trasmette da persona a persona. Nei serbatoi di infezione, uccelli migratori e animali domestici, il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza”.
 
“I focolai di infezione – si precisa - possono essere di vario tipo: acquitrini, canalizzazioni a cielo aperto, bacini perenni e per l'approvvigionamento idrico degli orti urbani, risaie, cisterne, depuratori, vasche e fontane ornamentali soprattutto laddove le acque sono ferme e contengono detriti vegetali (che forniscono nutrimento e riparo alle forme larvali), tombini e pozzetti stradali che raccolgono le acque di superficie, grondaie con pendenze non corrette, cantine allagate, ed anche piccole raccolte di acqua temporanee, come ad esempio in barattoli vuoti, sottovasi e contenitori senza coperchio”.
 
Queste le misure da mettere in atto per ridurre il rischio di diffusione:
-azioni di controllo dei vettori secondo quanto riportato nell'allegato 4 del Piano
-azioni di informazione della popolazione, per prevenire le punture di zanzare
-corretta gestione del territorio con azioni di risanamento ambientale, per eliminare i siti in cui le zanzare si riproducono e ridurne la densità, sia in aree pubbliche che private.
 
Relativamente all'ultimo punto, il Ministero ricorda che “le zanzare Culex vivono sia in ambiente rurale che in ambiente urbano, hanno abitudini spiccatamente crepuscolari, mentre soggiornano nelle ore diurne in zone riparate e fresche, rifuggendo l'insolazione diretta. In estate si possono avere numerose generazioni di Culex, in quanto il ciclo biologico si completa più velocemente, in meno di due settimane”.

09 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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