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Aggiornamento piano vaccini. Regioni in pressing sul Governo


Moratti (Lombardia): “Cambiare il criterio di distribuzione in base alla popolazione, che non ci convince”. Toti (Liguria): “Abbiamo la tavola apparecchiata, i camerieri e i cuochi, abbiamo tutto, ma nessuno è andato a fare la spesa”. Cirio (Piemonte): “Serve che ci diano i vaccini”. Zaia (Veneto): “Si deve garantire a chi può comprarsi i vaccini di farlo senza trovarsi poi a risponderne alla Corte dei Conti”

02 FEB - In vista del vertice di domani le Regioni mettono sul piatto le richieste a Governo e commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri.
 
Chiede chiarimenti sulla campagna vaccinale il vicepresidente e assessore al Welfare della regione Lombardia, Letizia Moratti: "abbiamo ancora dei punti da chiarire con il Governo” e annuncia che chiederà al commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, un passaggio in conferenza Stato-Regioni per cambiare il criterio di “distribuzione in base alla popolazione, che non ci convince”, con un “criterio sui target di popolazione, che quasi tutte le Regioni stanno chiedendo”.
 
La richiesta è di più equilibrio per le regioni che hanno un maggior numero di ultraottantenni. Anche il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, paventa “il rischio che manchi un numero sufficiente di dosi per fare la vaccinazione in modo massivo e breve”.
 
“Vedo una morbosa attenzione alla gara tra le Regioni – aggiunge Toti - su chi è pronto, chi è scattato o chi sta già prendendo le prenotazioni. La verità è che abbiamo la tavola apparecchiata, i camerieri e i cuochi, abbiamo tutto, ma nessuno è andato a fare la spesa”.

“Serve che ci diano i vaccini. – sottolinea il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio - Capisco che ci siano difficoltà, che vanno anche al di là della competenza nazionale, ma, con l'esercito dei vaccinatori schierato e gli accordi fatti, è paradossale dover rimodulare per la terza volta il piano vaccinale perché non ci sono i vaccini ed essere impediti nel muoverci per cercarli per nostro conto”.

"In questa fase - sottolinea il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - si deve garantire a chi può comprarsi i vaccini di farlo senza trovarsi poi a risponderne alla Corte dei Conti", e aggiunge che tra sei mesi presumibilmente avremo i vaccini necessari: "Ii problema è non stare fermi sei mesi a girarci i pollici. Per noi sei mesi sono la vita". Zaia quindi ribadisce che "c'è qualche notizia che ci dice che i vaccini si potrebbero trovare sul mercato, nel rispetto delle leggi". 

02 febbraio 2021
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