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Emergenza. Balzanelli (Sis 118): “Sistema, assistenza, innovazione, i tre pilastri per attuare le riforme”


Valorizzazione delle figure professionali, definizione di un nuovo modello organizzativo dipartimentale autonomo 118, varo della riforma del 112 e rettifica della programmazione sanitaria del Pnrr che dimentica il 118, sono alcune delle indicazioni per riformare l'emergenza del presidente del Sis118 che annuncia l’arrivo di Apteron il drone salvavita

29 MAR - “Sistema, Assistenza, Innovazione”.
Sono questi i tre i punti essenziali da attuare nel prossimo biennio e riformare il sistema di emergenza territoriale indicati da Mario Balzanelli Presidente nazionale del Sis 118 alla conclusione della XIX edizione del Congresso nazionale della Società Italiana Sistema 118
 
Sistema. “Urge varare la riforma legislativa del Sistema di emergenza territoriale nazionale, che sia intanto concretamente valorizzativa di tutte le figure professionali che operano nel 118 – ha sottolineato – gli operatori del Sistema 118 nazionale meritano di essere riconosciuti e tutelati ai diversi livelli identitario, di ruolo specifico e di impianto contrattuale per la valenza determinante che, nella logica di sistema, anzi di macrosistema, quale il 118 è, ciascuno svolge: medici, infermieri, autisti-soccorritori. Di pari importanza è la definizione del modello organizzativo del Sistema 118 cui, parametri di elevata complessità gestionale alla mano, va riconosciuta la dignità di macrostruttura dipartimentale autonoma del territorio (l’organizzazione in dipartimenti è prevista quale obbligatoria per tutte le Aziende Sanitarie dal DLgs 502/92) declinata ai duplici livelli di carattere provinciale (DPR 27/3/1992) e regionale, integrata funzionalmente, con lo strumento dei percorsi appropriati clinici-diagnostici e terapeutici, afferenti intanto alle patologie acute tempo dipendenti, con la rete dipartimentale ospedaliera”.

Assistenza. Per quanto riguarda poi l’assistenza, secondo il presidente del Sis118 è “indispensabile continuare ad assicurare, come è stato fatto sino ad ora, che chi richieda il soccorso per una persona che si trovi in imminente pericolo di perdere la propria vita venga messo immediatamente nelle condizioni di parlare immediatamente con la Centrale Operativa del 118, e quindi di essere soccorso con le maggiori probabilità di salvezza, senza alcuna assurda artificiosa perdita di tempo e quindi, perdita di sostanziali, chances di sopravvivenza nei casi critici”.
 
Urge, di conseguenza varare anche la riforma del 112, ossia del modello applicativo nazionale del numero unico per le emergenze. “Un modello questo – prosegue Balzanelli – che l’Unione Europea sancisce, con estrema chiarezza, debba essere introdotto parallelamente agli altri numeri di emergenza nazionali e non in sostituzione degli stessi, come inspiegabilmente accade in Italia (in Francia oggi i francesi hanno il 112 ma accedono al SAMU, che è il loro Sistema di Emergenza Sanitaria, con il numero 15). Questo significa, a livello legislativo, lasciare in attività il numero 118 o, al massimo, in via comunque subottimale, innovare il modello di funzionamento del 112 mediante introduzione del meccanismo di preselezione diretta, ossia facendo accedere con messaggio registrato chi chiami all’opzione 1, emergenza sanitaria (oltre l’80% delle richieste di soccorso al 112 sono inoltrate per problemi acuti sanitari), in modo da limitare al massimo le perdite di tempo, ben maggiori, che si documentano con il modello attuale, bocciato a livello continentale da European Resuscitation Council nel 2021”.

Sistema 118 dimenticato dal Pnrr. Per far fronte all’emergenza pandemica, sottolinea ancora Balzanelli ricordando che siamo ancora nell’‘age of pandemics’, “il 118 non deve mai più trovarsi sprovvisto di mezzi e di attrezzature”.
Questo significa, in pratica, da parte del Governo “finanziare in modo adeguato il 118 nazionale, a livello di tutti i territori regionali, secondo le necessità logistiche ed operative, di continuo crescenti, del servizio, che si configura quale servizio essenziale dello Stato, rettificando la programmazione sanitaria del Pnrr in cui il 118, dopo aver fatto la differenza in questi anni drammatici di pandemia, è stato completamente dimenticato, come se non esistesse, come se il Sistema della vera prima linea possa considerasi “il sistema fantasma” della Sanità nazionale. Lavorare per una migliore qualità dell’assistenza ai malati acuti e critici significherà per la SIS118 intensificare e varare, in questi 2 anni, tutti i percorsi formativi e di addestramento dedicati agli operatori, in conformità alle conoscenze ed alle competenze sancite dallo stato dell’arte internazionale.

 
Innovazione. “Vi è obbligo di utilizzo della più evoluta e affidabile tecnologia nelle dinamiche operative tempo dipendenti del Sistema 118: le Centrali Operative del 118 devono essere connesse con tutti gli scenari critici, con i mezzi di soccorso e con gli equipaggi, e devono poter assicurare in tempo reale percorsi clinici, diagnostico-terapeutici, di telemedicina, teleassistenza, telediagnosi e telemonitoraggio”.
 
Dalle Centrali Operative118 droni teleguidati. Il prossimo biennio sarà quindi dedicato alla prima fase del progetto di sperimentazione in tema di cardioprotezione aerea e di supporto aereo alla rianimazione avanzata del paziente critico denominato Seuam (Sanitary Urban Air Mobility).
“Il Seuam – spiega il presidente del Sis 118 – prevede l’invio di droni iperveloci da parte delle Centrali Operative118, teleguidati da remoto da operatori specializzati, sugli scenari ad elevata criticità clinica (arresto cardiaco, shock emorragico, intossicazioni acuti, eventi non convenzionali, ricerca del paziente in ambienti ostili), in grado di portare, a seconda delle specifiche necessità cliniche e terapeutiche, defibrillatori automatici, emoderivati (sangue / plasma), farmaci, antidoti, attrezzature ma anche organi da trapiantare e campioni biologici. Nella prima metà di maggio è in arrivo Apteron, il rivoluzionario drone salva-vita di SIS118 costruito, su nostre concezioni e indicazioni , dalla industria aerospaziale Caltec, partner tecnico di Seuam”.
 

29 marzo 2022
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