Soi chiede al nuovo Governo l’impegno morale per accendere la luce sulle difficoltà economiche e organizzative che impediscono all’Oculistica italiana di sostenere e curare i pazienti a rischio perdita della vista così come viene fatto in Germania, Francia, Spagna e con difficoltà sempre crescenti in Inghilterra.
"L’Oculistica, a livello mondiale, data la complessità del sistema visivo, ha potuto adottare la rivoluzione digitale in ritardo solo da 15 anni: un gap che ha impedito di accedere alle necessarie risorse perché già utilizzate e spese per sostenere le cure salva vita. L’Oftalmologia è l’ultima della fila, ghettizzata quale cura 'elettiva' quindi non prioritaria ne indispensabile. Quando arriviamo a chiedere il necessario da 25 anni non rimane un solo euro per i pazienti a rischio perdita della vista. Nonostante gli occhi siano gli organi più sofisticati dopo il cervello e ben 100 volte maggiormente complessi del cuore che ha solo funzione di pompa".
Così il presidente Matteo Piovella al 101° Congresso Nazionale Soi a Roma.
"Se volessimo parafrasare la Storia della Medicina - spiega Piovella - oggi rappresentiamo la Cenerentola del Ssn: ogni decisione ogni azione dal 2000 sono state finalizzate al contenimento della spesa, introducendo il concetto di costo beneficio regola incompatibile con la Medicina introdotta ai tempi della rivoluzione industriale oltre 100 anni fa. Col risultato che i cittadini sono costretti a pagare di tasca propria nel sistema maggiormente penalizzato al Mondo dato che in Italia la politica ha deciso di non adottare la compartecipazione alla spesa. Risultato: un Ssn allo sbando incapace di far fronte alle richieste e alle aspettative dei pazienti a rischio perdita della vista, attese per l’intervento di cataratta che raggiungono i tre anni, visite oculistiche non più effettuate negli ospedali, presenza di solo l’1% delle nuove tecnologie in ambito Ssn, necessità di superare un modello inefficace che spacchetta la visita oculistica in oltre tre accessi alla struttura pubblica prima di venire in possesso di una diagnosi con attese che superano molti mesi. Nonostante tutto questo i 7000 Medici Oculisti salvano la vista a un milione e mezzo di Persone ogni anno effettuando 20 milioni di visite oculistiche con capacità e competenza".
In occasione del Soi che si è svolto a Roma il presidente Piovella a nome dei 7 mila oculisti ha il compito di creare la positiva attenzione per migliorare e poter superare le difficoltà a carico dei soggetti a rischio perdita della vista adoperandosi a tutela dei soggetti deboli, i bambini e le Persone della terza quarta età fuori dall’attività produttiva, attualmente non in grado di ottenere l’attenzione e l’interesse della politica. "Senza azioni dedicate sono destinati a non essere più in grado di garantirsi l’autosufficienza. Un vero peccato. Oggi nel Ssn viviamo tutti una criticità paragonabile a quella molto impegnativa dei Pronto soccorso. Certo conosciamo le differenze ma virtuosamente Soi da 153 anni sostiene che 'La Vista ti salva la Vita'".