Condanna del pediatra assente: Carpino (Aaroi-Emac): “Un precedente pericoloso”
“Una sentenza assurda e inaccettabile che crea un precedente pericolosissimo perché cancella il principio della sostituibilità tra medici”. Così Vincenzo Carpino, presidente dell’Associazione anestesisti e rianimatori ospedalieri italiani, commenta la sentenza del Tribunale di Firenze di condannare una pediatra in ferie al risarcimento per la morte di una paziente. “I medici – aggiunge - hanno diritto a una vita privata senza che eventuali mancanze o errori dei colleghi in servizio attivo debbano ricadere sulle loro spalle”.
25 GEN - "Una sentenza assurda e inaccettabile che crea un precedente pericolosissimo perché cancella il principio della sostituibilità tra medici. Facendo un paragone con gli ospedali è come se un dirigente medico non potesse essere sostituito al cambio turno da un altro collega”. Così Vincenzo Carpino, presidente Aaroi Emac, commenta la decisione del Tribunale di Firenze di condannare una pediatra in ferie al risarcimento per la morte di una paziente dovuta a un’errata diagnosi.
“Anche i medici come tutti i Dirigenti – prosegue Carpino -, dopo l’adeguato passaggio di consegne a fine servizio, hanno diritto a una vita privata senza che eventuali mancanze o errori (da accertare) da parte dei colleghi in servizio attivo debbano ricadere sulle loro spalle. Non è accettabile dover pagare per un’azione che non si è commessa e della quale non si è responsabili perché assenti giustificati. I medici – il presidente dell’Aaroi Emac -, come tutti gli operatori che lavorano per garantire la salute e la sicurezza pubblica, svolgono la loro professione con grande responsabilità ma non possono umanamente essere presenti “a orario continuato”. Sono persone e non macchine. Una volta fatto il giusto passaggio di consegne la responsabilità dei loro pazienti passa - e deve passare - totalmente ai colleghi che se ne prendono cura in loro assenza”.
25 gennaio 2011
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