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Piemonte. Il bilancio sociale delle farmacie: ogni giorno vi entrano da 224.000 a 320.000 persone


Circa 60mila le persone che ogni giorno chiedono ai farmacisti consulenze sulla propria salute. Oltre 7 farmacie su 10 organizzano regolarmente giornate della prevenzione. Si stima che in Piemonte 40.000 cittadini abbiano preso parte ad attività di prevenzione delle malattie più comuni grazie proprio alle farmacie. Saitta: “Numeri importanti”.

02 DIC - In Piemonte, nelle oltre 1550 farmacie, entrano ogni giorno da 224.000 a 320.000 persone: 60.000 di queste ricevono una consulenza professionale gratuita. Il bilancio sociale delle farmacie è stato presentato ieri dal Presidente Utifar Eugenio Leopardi, dal Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Torino Mario Giaccone e dal Presidente di Federfarma Torino Marco Cossolo, alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta.

“Il Bilancio – spiega la Regione Piemonte nella nota che fa il punto sui risultati emersi - è uno strumento in grado di fornire una panoramica completa del lavoro svolto delle farmacie. Partendo dall’analisi degli aspetti di natura patrimoniale ed economico-finanziaria, la ricerca quantifica il complesso delle iniziative portate a termine per il tessuto sociale”. Lo studio, realizzato da Utifar, con la collaborazione del Centro Studi Sintesi-Cgia di Mestre evidenzia il complesso delle iniziative condotte dalle farmacie per il territorio nel quale operano e per l’intero tessuto sociale.
 
In Piemonte entrano ogni giorno in farmacia da 224.000 a 320.000 persone: la ricerca stima che 1/3 di questi utenti giornalieri si recano in farmacia per ricevere consulenze sulla propria salute. Si tratta di almeno 60 mila cittadini al giorno, ai quali la farmacia offre quindi una consulenza sanitaria gratuita.
“Quest’attività – si spiega nella nota - impegna molto il personale tant’è che sono dedicate al consiglio circa 2 ore di lavoro al giorno, con un costo medio di 10 mila euro all’anno per addetto, per farmacia. La farmacia inoltre continua a investire in eventi rivolti al pubblico, in campagne di prevenzione e nel consiglio professionale. Prova ne è che, anche in un momento di crisi, l’unica voce di spesa che aumenta è quella riferita al personale. L’investimento delle farmacie sui collaboratori è un segnale di qualità del servizio offerto e dell’attenzione alla professionalità”.

Negli anni della crisi, infatti, il costo del personale è salito del 16% “a dimostrazione che le farmacie, pur riducendo le altre voci di spesa, hanno continuato a investire nel valore umano l’11,5% dei costi totali”. Nel 2008, l’incidenza sui costi totali era del 9,5%. Le farmacie inoltre continuano a investire in prevenzione: oltre 7 farmacie su 10 organizzano regolarmente giornate volte alla prevenzione e le ore mediamente dedicate a tali eventi sono cresciute da 7,8 giornate/anno nel 2013 a 10,3 attuali. Si stima quindi che in Piemonte 40.000 cittadini abbiano preso parte ad attività di prevenzione delle malattie più comuni grazie proprio alle farmacie. “Questo comporta un importante risparmio per il Ssn, una vera e propria razionalizzazione delle risorse”, si evidenzia nella nota diffusa dall’assessorato alla salute piemontese.

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Torino ha dichiarato che i dati piemontesi del Bilancio Sociale dimostrano che “la strada intrapresa dal Governo regionale è quella su cui proseguire. La valorizzazione della farmacia è uno dei principi sui quali la Regione ha puntato, investendo in progetti comuni di prevenzione e educazione sanitaria, che vedono i farmacisti parte integrante degli stessi. Gli accordi già firmati tra il mondo della farmacia e l’Assessorato sono il punto di partenza di un percorso, che può condurre a una razionalizzazione delle risorse per il servizio sanitario regionale e ad un servizio per il cittadino sempre più adatto alle sue esigenze”.

Dal bilancio sociale “emerge che il ruolo del farmacista nel fornire consigli ha un forte impatto in termini di prevenzione ed è largamente riconosciuto dai cittadini e ora anche dalle Istituzioni”, ha dichiarato Cossolo.

Il Bilancio Sociale evidenzia ancora che la farmacia investe nello sviluppo e nella coesione sociale della comunità. Il sistema delle farmacie ha fatto donazioni economiche per 12 milioni di euro e di farmaci per altri 2 milioni di euro nel 2015 in Italia. In Piemonte l’esperienza di Farmaonlus, nata proprio per investire in solidarietà, è la dimostrazione di questo.

L’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha quindi evidenziato, riferisce la nota, “che i numeri del bilancio sociale delle farmacie italiane sono importanti e dimostrano il peso economico di una rete - tra le pochissime ormai - diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale, anche nei luoghi più lontani e spesso disagiati”.

Ma accanto alla "potenza" del quadro economico quello che interessa al servizio sanitario è il valore sociale delle farmacie, il ruolo del farmacista nei confronti della popolazione, il suo peso e la sua autorevolezza che può sempre più essere messa a disposizione dei cittadini. “Consulenza sulla prevenzione e sull'uso consapevole dei farmaci, sensibilizzazione sull'opportunità dei vaccini sono alcune delle opportunità che si chiede ai farmacisti di sviluppare sempre più attualizzando il loro ruolo rispetto ai bisogni e alle necessità del servizio sanitario regionale e nazionale. In Piemonte – conclude la nota - si è intrapresa questa strada di fruttuosa collaborazione con il finanziamento del progetto ‘Farmacia di comunità’ per il quale la Regione ha stanziato fondi: un'occasione di collaborazione che porta valore aggiunto, a vantaggio soprattutto dell'utenza”.

02 dicembre 2016
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