Specializzazione veterinari. Grasselli (SIVeMP): “Continuiamo a batterci per condizioni di formazione/lavoro evolute ed economicamente dignitose”
“Da tempo l’intento del nostro Sindacato è diretto a ottenere borse di studio per gli specializzandi veterinari e il riconoscimento di una funzione di insegnamento e preparazione ai Servizi veterinari delle Asl e agli Izs, completando con l’impiego in campo i percorsi didattici universitari”. Così Aldo Grasselli della SIVeMP.
14 LUG - “Per avere - si legge in una nota del SIVeMP -, anche in futuro, una Sanità pubblica veterinaria solida, competitiva e capace di tutelare la salute animale e umana occorre porre fine al blocco del turnover in atto da 8 anni che, insieme agli effetti della “riforma Fornero”, determina l’invecchiamento della categoria senza possibilità di ricambio sui luoghi di lavoro e contemporaneamente occorre ridefinire i percorsi formativi per i futuri specializzandi medici veterinari”.
“Il SIVeMP - prosegue la nota - continua a battersi per ottenere contratti di formazione lavoro e borse di studio per i veterinari che vorranno specializzarsi ed entrare in servizio nel Servizio sanitario nazionale offrendo loro le stesse condizioni di cui usufruiscono i medici chirurghi, con cui condividono norme per le specializzazioni e per l’accesso al Ssn appunto, così come lo stesso contratto di lavoro e gli stessi accordi collettivi nel caso della specialistica ambulatoriale”.
“I futuri medici chirurghi - si legge ancora nella nota del SIVeMP - però possono specializzarsi impegnandosi totalmente nel Ssn a fronte di un trattamento economico dignitoso, mentre i futuri medici veterinari, (insieme ad altri professionisti come i farmacisti e gli psicologi) per ottenere lo stesso titolo di specializzazione devono pagare e sottrarre tempo alla loro attività lavorativa privata”.
“Ben venga quindi - dichiarano ancora dal sindacato dei veterinari - l’
interrogazione parlamentare dei Senatori D’Ambrosio Lettieri e Mandelli che chiede un intervento rapido dei ministri competenti, per assicurare la disponibilità delle risorse necessarie all'attivazione dei corsi di specializzazione per le professioni sanitarie non mediche e consentire a tutti i professionisti del settore di completare il proprio percorso formativo e la possibilità di accedere ai concorsi pubblici del Ssn”.
“Da tempo l’intento del nostro Sindacato è diretto a ottenere borse di studio per gli specializzandi veterinari e il riconoscimento di una funzione di insegnamento e preparazione ai Servizi veterinari delle Asl e agli Izs, completando con l’impiego in campo i percorsi didattici universitari - ha dichiarato
Aldo Grasselli - per la formazione del medico Veterinario di domani, che si pone oggi come questione di sopravvivenza della professione nel contesto del Ssn e delle istituzioni pubbliche, abbiamo delle proposte su cui vogliamo confrontarci con Università, Ministero della salute, Regioni e Professione”.
14 luglio 2017
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