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Farmacie. Sciopero il 21 agosto a Catanzaro contro i ritardi dei pagamenti della Asp


Per Federfarma Catanzaro, il ritardo (di circa tre mesi) “rappresenta una seria minaccia alla sopravvivenza di alcune farmacie del territorio”. Una situazione resa ancora più “avvilente” in considerazione della “spaccatura” che si è creata tra i farmacisti di Catanzaro e quelli di altre province calabresi, dove i ritardi sono stati sanati. “Così si creano farmacisti di serie A e farmacisti di serie B”. Chiesto l’intervento della Regione.

28 LUG - Le farmacie di Catanzaro e provincia proclamano una giornata di sciopero, in programma il 21 agosto. Il motivo è il “persistente danno” a carico delle farmacie private derivante da “l’ingente ritardo dell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, nei pagamenti degli importi dovuti per l'erogazione dei farmaci ai cittadini in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale”.

“Tale ritardo – spiega Federfarma Catanzaro in una nota -, attualmente assestato sui tre mesi corrispondenti alle ricette spedite nei mesi di aprile 2017, maggio 2017, mentre il 31 luglio 2017 p.v. scadrà (molto verosimilmente invano) il termine per il pagamento delle spettanze relative alla erogazione effettuata nel mese di giugno 2017 oltre alle  fatture di assistenza protesica e le fatture per prodotti per celiaci; rappresenta una seria minaccia alla sopravvivenza di alcune farmacie del territorio ed, al contempo, all’intero sistema farmaceutico che si fonda su un regolare meccanismo di pagamento previsto da una Convenzione Nazionale, da troppo tempo puntualmente disattesa dall’ASP del territorio”.

I farmacisti della Provincia di Catanzaro si dicono “stanchi di assistere alla grave violazione di legge posta in essere dalla Parte pubblica, per la quale stanno già attivando i necessari meccanismi giudiziari,  denunciano l’assoluto e palese disinteresse dei responsabili dell’Azienda”.

Ed evidenziano come la situazione sia “avvilente” anche in considerazione della “spaccatura che si è creata tra la esasperata realtà dell’ASP di Catanzaro, unitamente a quella di Cosenza, Vibo Valenzia, Crotone e Reggio Calabria, che ha sanato un ritardo di ben 18 mensilità, una divergenza incontrollabile ed inaccettabile all’interno di una stessa Regione, che crea farmacisti di serie A e farmacisti di serie B e che solo un intervento del Governo regionale è in grado di sanare, intervento invocato da tempo”.

“Lo sforzo già profuso in tale direzione dall’associazione è piuttosto ingente come attesta la vasta mole di proposte, richieste di incontri, documenti, tutti rimasti prive di riscontro”, spiega Federfarma Catanzaro, riferendo che “preso atto di tutto ciò, il Consiglio Direttivo di  Federfarma Catanzaro, ha deliberato lo stato di agitazione nell’assistenza farmaceutica consistente nella chiusura volontaria di tutte le Farmacie della Provincia di Catanzaro, operanti nel territorio di competenza della Azienda Sanitaria provinciale di Catanzaro, per la intera giornata del 21 agosto 2017, ad eccezione delle farmacie tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati in base alla normativa vigente dalle diverse Aziende Sanitarie territorialmente competenti”.
 
Compiuta l’agitazione del 21 agosto, nell’ipotesi in cui il ritardo nei pagamenti dovesse ulteriormente perdurare, è intenzione dei farmacisti della provincia di Catanzaro di “attivarsi nel senso dell’assistenza indiretta, misura estrema che sarà realizzata se il rimborso del costo dei farmaci erogati dovesse essere ulteriormente rimandato”.

28 luglio 2017
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