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Giornata mondiale Aids. Mandelli (Fofi): “Farmacisti a disposizione della collettività per consigli e indicazioni”


"I farmacisti possono offrire indicazioni anche sul tema, importantissimo, delle interazioni tra le terapie antiretrovirali e gli altri farmaci di uso comune. Credo che se, fortunatamente, l’Hiv è divenuto una malattia cronica, si debba mettere in condizione l’assistenza territoriale di farsi carico di questi pazienti, soprattutto considerando quale peso abbia qui l’aderenza alla terapia”. Così il presidente della Federazione, Andrea Mandelli.

30 NOV - “L’infezione da Hiv è un esempio perfetto di come la ricerca farmacologica possa mutare radicalmente il destino del paziente. Oggi la sopravvivenza ha raggiunto traguardi impensabili, e con una buona qualità della vita, trasformando l’Hiv in una malattia cronica” dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, alla vigilia della giornata Mondiale contro l’Aids.
 
“A questo aspetto positivo si affianca purtroppo il dato, finora incomprimibile, di 3.500 - 4000 nuovi casi l’anno in Italia. Non solo: come ricordato nei giorni scorsi dall’infettivologo Matteo Bassetti, spesso sono diagnosi tardive”. Le stime concordano sul fatto che a livello mondiale, e quindi anche nel nostro paese, dal 30 al 35% delle persone colpite ignora la sua condizione.
 
“Resta forte il bisogno di grandi campagne mirate alla prevenzione e agli screening, ma anche di un’opera costante e quotidiana di informazione, sia per contrastare lo stigma che ancora accompagna questa malattia sia per divulgare i progressi operati in campo diagnostico e terapeutico. I farmacisti sono a disposizione della collettività per offrire consiglio e indicazioni anche sul tema, importantissimo, delle interazioni tra le terapie antiretrovirali e gli altri farmaci di uso comune. Credo però che se, fortunatamente, l’Hiv è divenuto una malattia cronica, si debba mettere in condizione l’assistenza territoriale di farsi carico anche di questi pazienti, soprattutto considerando quale peso abbia qui l’aderenza alla terapia, anche per ridurre al minimo le possibilità di contagio accidentale”.

30 novembre 2018
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