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Noi medici “figli di un Dio minore”

di Biagio Papotto

28 DIC - Gentile Direttore,
mi corre il gradito obbligo di fornire la nostra parziale, per carità, ma ponderata soluzione all'interrogativo contenuto nella lettera che lei ha avuto la cortesia di pubblicare lo scorso  27 Novembre. E' passato un bel po' di tempo e con ogni probabilità anche chi ha avuto la curiosità di leggere il testo non ricorda esattamente quale fosse il dubbio che ci eravamo posti. Presto scritto: il pezzo si intitolava "Monarchia o restaurazione?" ed esprimeva le nostre perplessità sul "modus operandi" dell'attuale Presidente del Consiglio e dell'Esecutivo da lui guidato.
 
Come in una pubblicazione a cadenza fissa, dovremmo fornire in questo numero la risposta, ma poiché non abbiamo alcuna intenzione di porre ulteriori quesiti, stiano bene tranquilli i suoi lettori, Direttore, perché preferiamo - oggi - rappresentare una breve riflessione.
La risposta, comunque, è: entrambe le cose. Si tratta infatti di una sorta di potere semi-assoluto, roba da far invidia agli amici d'oltre Manica e di un contemporaneo tentativo, troppo spesso riuscito, di riproporre modelli e motivi che speravamo seppelliti da un pezzo.
 
Ci siamo documentati, nella pochezza dei nostri ricordi di studio della fisica e abbiamo trovato effettivamente traccia di una "instabilità a carico assiale di punta", ma di leggi vere e proprie, in materia, sembra ci sia solo quel prodotto di poche ore dell'attività del Senato della Repubblica, trionfalmente - sa sig. Direttore, che potremmo togliere la lettera "i" all'avverbio e suonerebbe persino meglio? - propagandata come vera e propria panacea per i molti mali che altri hanno procurato e che per fortuna questo Governo risolverà in poco tempo. Basta lasciarli fare e non rompere l'anima con pretestuose critiche tipo "mancano i soldi", "non avete ancora fatto granché", "fate pagare sempre gli stessi e mai quelli che evadono, vi ringraziano e ci ridono in faccia" etc. etc. ...
 
Si, instabilità, non è un refuso, a meno che si vogliano convincere gli italiani che una legge finanziaria basata sull'innalzamento del deficit sia da definire "di stabilità". Bah... !
Forse, nel risibile tempo dedicato ad una Legge così importante e nel modo - la scontata fiducia - in cui è stata presentato il provvedimento, si potevano/dovevano intuire per tempo le attenzioni che questa classe politica continua a disattendere...
 
Come rappresentante di una categoria sindacale CISL Medici e come cittadino mi sento un po’ preso in giro: ci sono degli impegni e delle previsioni.
Gli impegni sono concreti aiuti per l'attività manifatturiera, con l'obiettivo di rilanciare produzione e consumi. Ma se poi la gente non ha i soldi per comprare?
 
Le previsioni, però, non riguardano la sanità, ma il modo in cui - nelle ristrettezze dove si trovano ad operare -
le Regioni potranno ovviare alle inenarrabili difficoltà che i lettori del quotidiano da Lei diretto ben conoscono. Quanti saranno i medici assunti? Dove saranno assunti?
 
Poniamo un'altra domanda: saranno sufficienti nel numero e distribuiti in modo tale da far "respirare" la Sanità italiana? Posso anticiparle un convinto "No" sperando per primo di essere in errore?... Ma comunque è un inizio.
 
Altra domanda: questo Governo metterà mai mano seriamente al problema di milioni di dipendenti senza contratto da sei anni, trattati alla stregua di "figli di un Dio minore" per citare il titolo di un noto film, figli ad alcuni dei quali - appunto - ogni tanto decide di concedere una mancia pre-elettorale, nella più antica e retriva logica del "divide et impera"?
 
E dove sono gli interventi sul "sociale e cultura", visto che il primo diritto sociale dovrebbe essere la salute della persona e la cultura, almeno quella personale, se non uno straccio di conoscenze storiche, dovrebbe far compiere ai governanti atti conseguenti?
 
Mala tempora currunt e preoccupa anche il fatto che migliaia di persone abbiano visto sfumare nel nulla somme anche importanti. Certo... chi specula corre dei rischi, ma... siamo sicuri che chi doveva vigilare lo abbia fatto? Preoccupa, tutto questo, anche perché poi la gente diventa sempre più arrabbiata e non guarda in faccia a nessuno, non crede più in alcunché, si spinge ad una emigrazione incontrollata, cade preda della delinquenza organizzata... No, non stavo facendo delle previsioni, per carità, mi limitavo a ricordare quanto accaduto agli sfortunati "cugini" al di là dell'Adriatico. Non occorre essere medici mortificati per ricordare quanto accaduto vicino a noi, nell'Albania del 1997. Spero che anche i politici abbiano studiato la storia.
 
Gentile Direttore, concludo queste righe e la ringrazio per la bontà che ci ha dimostrato nel leggerle e pubblicarle. Voglia gradire i più sinceri auguri per Lei e il Suo staff. Auguri a Lei, a noi e a tutti gli italiani.
E poiché siamo fiduciosi che il 2016 - nonostante tutto - possa essere migliore delle premesse che il Governo ci indica, vogliamo rivolgere un grato pensiero anche ai nostri politici: "Buone Feste, caro Governo. Stai sereno!"
 
Biagio Papotto
Segretario generale Cisl Medici

28 dicembre 2015
© Riproduzione riservata

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