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Emergenza-urgenza. Medici convenzionati del 118 dovrebbero passare alla Dirigenza del Ssn

di Raffaele Gaudio (Smi Toscana)

11 MAG - Gentile direttore,
la vocazione del Sindacato Medici Italiani (Smi) sul terreno dell’Emergenza-Urgenza data vari lustri. La sua nascita ha però avuto un suo vizio di fondo che ancora oggi ne costituisce il nodo  alla base della sua fragilità: il collocamento dell’Emergenza Sanitaria Territoriale nell’ambito della Medicina Generale, perché la figura specialistica, in Italia, solo da poco si è affermata.
 
La Legge la 229 del '99 (di riordino della Sanità Nazionale) collegata all’allora impianto contrattuale dell’ACN, dava possibilità di passare a Dirigenza, previa Concorsi regionali, quanti avessero maturato un iter lavorativo-formativo (almeno quinquennale) in quel settore. Varie Regioni hanno attinto a quello strumento che nelle intenzioni  doveva “chiuderne” il fabbisogno di personale  e quindi esaurirne il circuito di reclutamento per quel settore. Tanto che la stessa 229/99, all’art 8 comma bis ha poi cessato i suoi effetti e validità giuridica, non potendo essere poi riproducibile.

Quello che è poi successo, è storia degli ultimi 10 anni. I fabbisogni di questo personale delle Aziende e Regioni sul terreno dell’EST è continuato, ma sempre soddisfatto attraverso l’attingere a contratti a tempo determinato, non avendo assoluta cura e voglia di ricercare una dimensione – vedi rinnovi degli ACN, ma anche provvedimenti legislativi più recenti come il DPCM  sul precariato e la stessa Legge di stabilità 2015 per il 2016 - in grado di rendere giustizia e raccordarsi a queste criticità.

Quello che SMI Toscana incessantemente ha prodotto sul terreno sindacale è stata un’azione nazionale e regionale all’insegna di una continua sensibilizzazione presso le Istituzioni competenti fino alla protesta, per l’ottenimento della stabilizzazione del 118 Convenzionato – unico sindacato a scendere in piazza con la manifestazione del 4 Dicembre 2014 a Firenze - per tale obiettivo. L’assordante silenzio delle Regioni e l’insensibilità di una buona parte del mondo sindacale ha ostacolato - al di là dei calcoli di bottega e degli impegni di spesa (modestissimi) – questo processo di stabilizzazione.  Quello che la Politica deve comprendere oggi è che – essendo direttamente responsabile di aver prodotto una generazione di precari anche nel sistema 118 – le resta  di bonificare, una volta per tutte, questo settore e poi ripartire con canali di arruolamento secondo le normative vigenti.   

La nascita di ConVEMed 118 in tale contesto, esprime  legittimamente un'ulteriore istanza a favore del passaggio a dirigenza di quella quota-parte di questo settore zavorrata a rapporti di lavoro obsoleti e precariamente incompatibili -in quanto in Convenzione-  con la mission  propria di un Dipartimento di Emergenza-Urgenza a vocazione ospedaliera e Dirigenziale. Senza contare la sperequazione all’interno delle stesse UOC di Centrale Operativa dove Dirigenti 118 e Convenzionati precari e non,  svolgendo lo stesso lavoro e con analoghe responsabilità, hanno però trattamenti economici, tutele e progressioni di carriere completamente distinte.

Lo SMI richiede pertanto alla Conferenza Stato-Regioni di accogliere l’istanza fondamentale del passaggio a Dirigenza e di stabilizzazione del settore Est Convenzionato. Dà a ConVEMed 118 il pieno sostegno, auspicandone una piena sinergia e collaborazione strategica, iniziando dalla richiesta di inserimento nell’atto di indirizzo del Comitato di settore per il rinnovo dell’ACN, delle attuali criticità dei Medici Convenzionati 118. E lavorando fianco a fianco sul terreno delle politiche regionali per l’ottenimento del passaggio a Dirigenza di tuti i Medici convenzionati 118 in Italia.

Dott. Raffaele Gaudio
Segretario regionale SMI Toscana

11 maggio 2016
© Riproduzione riservata

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