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L’importanza dei Pdta in in anestesia e rianimazione pediatrica

di Dario Galante

04 OTT - Gentile Direttore,
i PDTA, Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali stabiliti dal DM 70/2015 rappresentano un importante ed essenziale traguardo che tutte le aziende sanitarie dovrebbero adottare senza alcuna esitazione. Essi rappresentano una vera garanzia di qualità di cure prestate, in primis per i pazienti ma anche per il tutto il personale sanitario.
 
È necessario che ciascuno per le proprie competenze sappia cosa fare e con quali protocolli procedere relativamente alla propria realtà ospedaliera.
Questo aspetto è estremamente importante in anestesia e rianimazione pediatrica.
 
L’iniziativa internazionale, che riteniamo stupenda, denominata SAFETOTS (Safe Anesthesia for Every Child) attraverso le cosiddette “5W” (Who, Where, What, When, HoW) ha di fatto descritto, anche se indirettamente, come deve essere sviluppato un PDTA in anestesia e rianimazione pediatrica dal momento che un percorso ben fatto deve assolutamente prevedere “chi, dove, cosa, quando e come” una procedura anestesiologica sui bambini debba essere eseguita.

Purtroppo la maggior parte degli ospedali non ha ancora attuato alcun PDTA e di ciò abbiamo riscontro dalle numerose richieste di chiarimenti provenienti dai colleghi che vorrebbero invece disporre di un piano operativo sicuro.
I PDTA possono, ma soprattutto devono, essere applicati a tutte le realtà ospedaliere dalle più piccole alle più grandi e indipendentemente dalla bassa casistica clinica pediatrica.

Infatti è ampiamente dimostrato che gli incidenti anestesiologici pediatrici si verificano maggiormente in quegli ospedali dove il bambino è occasionale o laddove l‘anestesista non ha raggiunto un’adeguata clinical competence.

Il problema che ci poniamo e che ci hanno segnalato è anche un altro: in caso di eventi avversi, anche gravi e irreparabili, in assenza di PDTA specifici pur raccomandati da un dispositivo di legge quale il DM 70/2015 di chi è la responsabilità?

Il decreto parla chiaramente di “regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e a quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” e più in particolare anche di gestione del rischio e di rete pediatrica.

Se da una parte gli anestesisti chiedono la definizione chiara dei percorsi in anestesia e rianimazione pediatrica secondo le “5W”, dall’altra c’è il diritto dei genitori di sapere con chiarezza a chi affidano i propri bambini.

Se le direzioni strategiche aziendali e i responsabili dei vari dipartimenti non provvedono a definire tali compiti la responsabilità non può sempre ricadere sui singoli anestesisti che si trovano in prima linea ad affrontare spesso situazioni cliniche estremamente complesse grazie alle proprie preparazioni personali e allo spirito di sacrificio individuale cui sono abituati ormai da decenni.

Così come non è ammissibile, capita purtroppo anche questo, che professionisti già con documentata preparazione in campo anestesiologico e rianimatorio pediatrico siano destinati, magari per carenze di personale (a volte anche per motivazioni personali!), ad altre funzioni perdendo risorse preziose, perché prezioso deve considerarsi un anestesista rianimatore pediatrico: in questi casi quale giustificazione ci sentiremmo di dare ai genitori?

Queste risposte spetteranno ad altri soprattutto dopo l’avvento della legge Gelli. Noi non possiamo fare altro che consigliare di adottare al più presto i percorsi dedicati ma di certo non potremo non schierarci a fianco dei pazienti e degli anestesisti se queste carenze perdureranno e ai quali ultimi offriamo la massima disponibilità invitandoli anche a segnalarci le proprie problematiche e offrendo la nostra collaborazione se vorranno costruire e redigere i PDTA presso le proprie aziende ospedaliere.

Vorrei concludere con un aforisma che forse meglio di tante parole esprime i concetti fino ad ora esposti: “La difficoltà non sta nel SAPERE ciò che è giusto, ma nel FARE ciò che lo è." - By Herbert M. Shelton, 1951.
 
Dr. Dario Galante
Presidente Nazionale SIAATIP (Società Italiana di Anestesia, Analgesia e Terapia Intensiva Pediatrica)
Affiliata FISM


04 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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