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Infermieri. Che il Ministero riporti un po’ d’ordine

di Daniele Sacca

30 APR - Gentile direttore,
sono un Tecnico di Laboratorio Biomedico e da un paio di settimane seguo la discussione che si è accesa sul riordino del profilo degli infermieri. Un progetto del Ministero della Salute con alcune Regioni e con alcuni Infermieri designati dalle stesse Regioni a rappresentarli. Personalmente mi sono ormai fatto l’opinione che, anche se l’idea era buona, il tutto rischi il naufragio vista la situazione, confusa e pasticciata, che si è creata intorno a questo tentativo.

Non sempre è facile capirne i “reali obiettivi” e soprattutto le posizioni delle varie parti coinvolte e interessate, che sono Ministero Salute, Regioni, Federazioni Medici FNOMCEO, Infermieri IPASVI, Ostetriche FNCO, Tecnici Radiologia TSRM, Associazioni professionali CONAPS, sindacati confederali CGIL-CISL-UIL, Associazioni e i tanti Sindacati dei Medici, sia quelli confederali CGIL-CISL-UIL che autonomi come a es. ANAOO, CIMO, AAROI, FIMMG, SUMAI.
 
Orbene, nessuno degli organismi rappresentativi mi pare abbia dato parere favorevole al progetto che, anzi, è stato aspramente criticato sia per il metodo (della serie “dilettanti allo sbaraglio”), che per alcuni contenuti. Comunque sia bocciato o “rimandato”, come ha fatto l’IPASVI nell’incontro del 23 aprile con il Ministero della Salute o addirittura “stroncato” come ha fatto in modo perentorio la FNOMCEO nell’incontro del 27 con i sindacati.
La sua Testata ha fatto una attenta analisi di tutte le posizioni finora espresse, non trascurando chi difende strenuamente il progetto, ma si tratta di singoli e le loro posizioni, per quanto degne di attenzione, possono tutt’al più costituire un punto di vista, una opinione e non possono certo supplire le bocciature e i distinguo arrivati dalle rappresentanza professionali. Questo, mi pare accada soprattutto fra gli stessi Infermieri, dove la Federazione ha dovuto precisare, con estrema chiarezza, la propria legittima e coerente posizione, smentendo quelle assunte da altri Infermieri presenti al Tavolo.
 
E allora che si fa se nessuno è d’accordo o se tutti sono contrari ? Già, che si fa ? Un naufragio? L’ennesimo? Non sarebbe il caso di tirare le orecchie all’autore “esterno” del progetto? Confermarlo vorrebbe dire reiterare l’errore e forse continuare a perdere tempo con progetti pasticciati, come già successo in passato sul progetto “docenza agli ospedalieri” su cui ci si è sbrodolati in due anni fra dichiarazioni, articoli, convegni e seminari, senza concludere nulla? Si è poi tenuto presente che, con questo modo di fare, si sarebbero inevitabilmente avute frizioni, conflitti e divergenze fra le varie professioni? O l’unico scopo, ancora una volta, è di arrivare al famoso “facite ammuina”. No, per favore, ora basta ! Non pare anche a Lei, Direttore, che sia il caso che il Ministro stesso debba intervenire, presto e con fermezza, a ripristinare un po’ di ordine?
 
Daniele Sacca

30 aprile 2012
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