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Marroni: “Toscana al top per le cure ospedaliere”


02 OTT - “Siamo la regione con la più alta percentuale di prestazioni migliori della media, e la più bassa percentuale di prestazioni peggiori. Siamo una sanità pubblica di qualità, ma vogliamo ancora migliorare, premiare il merito e assicurare la massima trasparenza”.
È questo il commento dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che oggi ha presentato i risultati della Toscana in una conferenza stampa ad hoc sul Programma nazionale esiti 2012
 
Le strutture sanitarie toscane valutate dal Pne sono 55, sia pubbliche che private, in base a 39 indicatori. Le prestazioni a cui è stato assegnato il colore blu (migliori della media) sono 191 (23,32%), quelle a cui è stato assegnato il colore grigio (nella media) sono 557 (68,01%), quelle con il colore rosso (peggiori della media) sono 71 (8,67%). La percentuale delle strutture toscane che offrono prestazioni migliori della media (23,32%) è la più alta registrata tra tutte le regioni: anche quelle che compaiono nella fascia più alta presentano comunque una percentuale più bassa di strutture migliori della media.
 
Risultati eccellenti per Marroni che ringrazia tutti gli operatori. “Per questi ottimi risultati – ha detto Marroni – voglio rivolgere un ringraziamento corale a tutti gli operatori, per la loro abnegazione, professionalità, impegno, che sono il vero valore aggiunto del nostro sistema sanitario. E voglio anche sottolineare che questo risultato eccellente arriva proprio nell’anno della crisi, della spending review. Nel momento in cui si affrontava la crisi, abbiamo prodotto risultati ancora migliori”.
 
Nella zona blu (esiti favorevoli rispetto alla media). Per la mortalità per ictus a 30 giorni dal ricovero, per esempio, tutte le strutture considerate sono migliori o nella media. E tutte al di sopra della media le prestazioni di ospedalizzazione per scompenso cardiaco. Bassissima la mortalità a 30 giorni per bypass aortocoronarico a Careggi (1,1%). Ottima per quasi tutte le strutture la prestazione di intervento chirurgico entro 2 giorni per la frattura del collo del femore. Era uno dei bersagli indicati dal MeS, e tutti gli ospedali sono migliorati per questa performance. E ottimi anche per tutte le strutture considerate i tempi di attesa per l’intervento chirurgico per la frattura della tibia/perone (da 2 a 5 giorni). Anche l’ospedalizzazione per gastroenterite pediatrica era un bersaglio indicato dal Mes, e tutte le aziende sono migliorate, risultando tutte al di sopra della media.
 
Nella zona rossa (esiti sfavorevoli rispetto alla media). Ci sono anche situazioni di criticità: la mortalità a 30 giorni dal ricovero per infarto miocardico acuto per gli ospedali riuniti della Valdichiana; la mortalità a 30 giorni per bypass aortocoronarico dell’azienda ospedaliero-universitaria pisana; la mortalità a 30 giorni dal ricovero per scompenso cardiaco all’ospedale di Pistoia; secondo intervento a 30 giorni di colecistectomia laparoscopica all’ospedale Misericordia di Grosseto; la mortalità a 30 giorni per frattura del collo del femore all’ospedale di Livorno; la mortalità a 30 giorni per intervento chirugico per tumore allo stomaco, al Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, Firenze, agli ospedali riuniti della Valdichiana e al Misericordia e Dolce di Prato.
 
Migliorare: si può e si deve. “Dobbiamo reagire alle cose che non funzionano – ha aggiunto l’assessore– Nessuno sistema è perfetto, ma tutti possono migliorare. Intendiamo intervenire immediatamente e con decisione sulle criticità più gravi, che già da tempo abbiamo sottoposto a monitoraggio. E a tutto il sistema continueremo a dare obiettivi di miglioramento, utilizzando anche i risultati del Pne. Presto vareremo una delibera per il miglioramento dei processi, con la collaborazione dei Dg, del Consiglio sanitario e del Sant’Anna”. Quanto alla cardiochirurgia dell’azienda ospedaliero universitaria pisana, che da tempo presenta una situazione di criticità, l’assessore Marroni annuncia: “La accorperemo con la cardiochirurgia della Fondazione Monasterio: stiamo trovando la formula e i modi adatti, e ringrazio per questo il rettore dell’Università di Pisa Massimo Augello, per il modo in cui abbiamo affrontato la questione e insieme stiamo trovando la soluzione”.

02 ottobre 2013
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