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Toscana. I medici dello SMI contro riforma cure primarie


Il sindacato, nel corso di un’assemblea autoconvocata, ha palesato la sua contrarietà allo “smantellamento” della guardia medica, l’affidamento al 118 di competenze di assistenza primaria dopo le ore 24 e la progressiva eliminazione dei medici sulle ambulanze. Guadio: "Scelta pregiudiziale per il Ssr".

16 GEN - Netta l’opposizione del Sindacato dei medici italiani (Smi) ai progetti avanzati dalla Regione Toscana, con il consenso convinto, ma isolato della Fimmg, che prevedono una riorganizzazione delle cure primarie sul territorio che il segretario regionale Smi, Raffaele Gaudio, definisce “fortemente pregiudiziale per il Ssr, per i medici e per la tutela della salute dei cittadini”.

“Si punta alla precarizzazione dei medici e a diluire la continuità assistenziale nel 118, fino all’eliminazione della cosiddetta guardia medica - ha spiegato Gaudio - tutto ciò anche a prescindere dalla famigerata legge Balduzzi. Parlare di continuità dell’assistenza per una copertura h 16 come si fa in Toscana, invece che h24, significa, di fatto, togliere un servizio alla cittadinanza e far perdere molti posti lavoro”.

Pina Onotri, dirigente nazionale Smi (responsabile guardia medica) è sulla stessa linea e mette in rilievo il valore di questa grande e partecipata assemblea. “Molti camici bianchi, provenienti da tutta le province, riuniti, si autoconvocano per mandare un messaggio chiaro alla Regione: no a un modello che ridimensiona il servizio notturno di guardia medica per i cittadini (fino alle 24) e che scarica sul 118 compiti impropri. Ma anche un convinto no - ha proseguito - a chi toglie i medici dalle ambulanze, scaricando sui volontari responsabilità inadeguate e sui Pronto Soccorso accessi impropri (che poi vanno in tilt e con i cittadini in barella per ore)”.

territorio sempre più impoverito di servizi e con gli ospedali con sempre meno posti letto è, per lo Smi, una combinazione pericolosa per la tenuta del Ssr. “Chiediamo che si torni indietro con questi sciagurati progetti - ha concluso Onotri - per fare finalmente dei veri e decisi passi in avanti per costruire una linea di cure primarie moderna e all’altezza della reale domanda di salute”.
 

16 gennaio 2013
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