Liguria. Arriva il "bed manager". Combatterà le liste d'attesa
A partire dal prossimo autunno, la nuova figura professionale avrà il compito di snellire il flusso dei pazienti in entrata e uscita dai reparti. Montaldo: "C’è sicuramente bisogno di un richiamo ai medici di famiglia e agli specialisti sull'appropriatezza ma una richiesta programmata ha bisogno di tempo".
04 GIU - Una nuova figura professionale, con il compito di ottimizzare il flusso di entrata e uscita dai reparti dei pazienti, facilitando i processi di ricovero e di dimissione. E’ il ‘bed manager’, che verrà introdotto, in autunno, in Liguria nell’Ospedale San Martino e negli altri nosocomi. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Salute,
Claudio Montaldo.
Montaldo ha poi affrontato il problema delle liste d’attesa, sottolineando “come i medici che prescrivono le prestazioni sanitarie devono indicare sulla ricetta l’urgenza, che va accolta nell’arco delle 72 ore, in pochi giorni se differita o nel corso dell’anno se invece è programmata”.
Nelle strutture sanitarie della Liguria, “il 61 per cento dei prescrittori- ha affermato l’assessore - indica correttamente questa qualificazione nella richiesta. Complessivamente, nei primi tre mesi del 2013 registriamo 280 mila prestazioni, cifra che, al di là di qualche problema, conferma che il sistema sanitario si muove, funziona”.
Per Montaldo, “c’è sicuramente bisogno di un richiamo ai medici di famiglia e agli specialisti affinché prescrivano le visite in maniera precisa e corretta, ma bisogna riconoscere che una richiesta programmata ha bisogno di tempo”. L’assessore ha poi riconosciuto la debolezza di alcuni settori. “Uno di questi – ammette - è sicuramente l’oculistica che come l’ortopedia, è oggetto di una sorta di mercato commerciale, con medici che portano pazienti fuori regione o negli studi privati. La sanità ligure, nell’oculistica ha un’offerta abbastanza bassa, l’Asl 3, con la nuova struttura di Sestri Ponente sta però recuperando moltissimo. Non è così per San Martino”.
Sul fronte delle fughe, Montaldo afferma che “bisogna fare di più, tenere aperte le sale operatorie, lavorare al pomeriggio. Le fughe sono ancora molte, nel 2011 abbiamo avuto 57 milioni di valore attività negativo, ma nel 2012 , con l’apertura di ortopedia ad Albenga, saranno sicuramente meno, con 7/8 milioni di valore di attività già acquisiti”.
04 giugno 2013
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