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Riforma Fazio: intesa delle Regioni, ma con emendamenti


Perplessità sui nuovi compiti per la farmacia dei servizi, nessuna estensione nell’utilizzo dei fondi ex art.20, istituzione di un livello regionale degli Ordini, “extrasconto” del 5% sui dispositivi medici. Mentre si apre l’iter parlamentare del provvedimento, il Governo verificherà la possibilità di accogliere gli emendamenti regionali.

29 OTT - La Conferenza Stato-Regioni di ieri ha registrato l’intesa delle Regioni sulla cosiddetta “riforma Fazio”, ovvero sul “disegno di legge di delega al governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria”.
Diverse le richieste di emendamento al testo presentate dalle Regioni, parte delle quali sono state accolte già in sede di Conferenza, mentre per altre il Governo ha mantenuto la “riserva di verifica”.
Al di là dei singoli emendamenti, le Regioni hanno sottolineato come “vista l'importanza e le ricadute dei principi e criteri generali fissati dal disegno di legge delega” sia necessario che sia previsto l’accordo regionale anche su tutti i provvedimenti successivi e collegati alla legge.

Sperimentazione clinica e Comitati Etici
 Regioni e Governo concordano sulla necessità di ridurre il numero di Comitati etici, ma le regioni chiedono che non venga stabilito un criterio generale, rivendicando in proprio la decisione. Inoltre, chiedono che vi siano rappresentanti regionali nel Comitato etico nazionale e l’eliminazione della sanzione pecuniaria (fino a 100mila euro) prevista per chi  avvia una sperimentazione senza rispettare i tempi e le procedure previste.
Dispositivi medici
Innalzamento dall’1% al 5% dell’”extrasconto” dovuto dalle aziende produttrici di dispositivi medici alle strutture del Ssn.

Ricerca sanitaria
Le Regioni chiedano che non venga estesa alle Aziende sanitarie e ai privati la possibilità di presentare domande per il riconoscimento delle attività di ricerca “in quanto viene meno l'attività di monitoraggio e valutazione svolta a livello regionale”.
Tutte le disposizioni sulla ricerca dovranno comunque essere sottoposte ad “un apposito accordo tra lo Stato, le Regioni e Province Autonome trattandosi di competenza normativa concorrente”.

Ex art.20
Le Regioni “rigettano” la possibilità di allargare ad altri soggetti (Ministero della Salute, Aifa, Agenas) l’accesso alle risorse dell’ex art.20 per gli investimenti in edilizia sanitaria.

Ordini
Proposta, condivisa dal Governo, di istituire Federazioni regionali degli Ordini.

Sicurezza
Le Regioni chiedono che siano previste forme di monitoraggio e autocorrezione all’interno delle strutture sanitarie. L’integrazione è già stata accolta dal Governo.

Odontoiatri
E Regioni non accettano la deroga, prevista per gli odontoiatri, alla norma che richiede il titolo di specializzazione per accedere alla dirigenza di struttura complessa. Probabilmente la richiesta verrà modificata in 5 anni di corso di laurea.

Servizi erogati nelle farmacie
Le Regioni chiedono la cancellazione di questo articolo, che modifica in parte il d.lgs. 153/09, con motivazioni molto forti: “non essendo garantita la qualità delle prestazioni, si correrebbe un rischio per la salute pubblica” e “le ulteriori prestazioni che si vogliono realizzare non possono essere a carico del Ssn, come invece sembrerebbe”.
Questo fa pensare che analoghe obiezioni potrebbero essere sollevate anche quando le Regioni si troveranno a dover esprimere un parere sui decreti attuativi del d.lgs.

E.A.
 
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29 ottobre 2010
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