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Toscana. Il progetto 'Un farmaco può salvare la vita'. Obiettivo: ridurre gli sprechi


L'iniziativa è stata promossa dal  Centro Missionario Medicinali di Firenze con l'intento di trasformare i farmaci da potenziali rifiuti in strumenti salvavita. Dopo una fase sperimentale nel capolouogo, il progetto viene esteso al resto della regione con box di raccolta e opuscoli informatvi nelle farmacie.

15 GIU - Presentato ufficialmente, presso la sede del Centro Missionario Medicinali di Firenze, il progetto ‘Un farmaco può salvare una vita’. L’iniziativa è stata illustrata dal presidente del Centro, Massimo Ghiribelli. Presente anche l’assessore regionale alla Salute, Luigi Marroni, che ha commentato: "Un'iniziativa lodevole, organizzata con grande professionalità, rigore, precisione. Un'iniziativa che ha anche un aspetto etico molto importante, perché, oltre ad aiutare tante persone, consente il recupero di farmaci anche molto costosi, permettendo così di non sprecare questa preziosissima risorsa".

Il 31 luglio 2013 il Centro ha inaugurato il progetto ‘Un farmaco può salvare una vita’. Obiettivo, ridurre lo spreco di medicinali tra la popolazione e trasformare i farmaci da potenziali rifiuti in strumenti salvavita. Sul territorio del comune di Firenze sono stati installati 30 box per la raccolta dei farmaci, nelle sedi di Misericordie, Pubbliche Assistenze, ospedali, ambulatori Asl.

Per il 2014, il progetto vuole estendersi, grazie a un'informazione capillare che verrà svolta nelle farmacie, che daranno ai cittadini gli opuscoli informativi, con la mappa della città per localizzare i box. E l'iniziativa dovrebbe estendersi anche agli altri comuni della provincia di Firenze, attraverso le associazioni di volontariato e le strutture sanitarie del territorio.

Al progetto, che ha il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Firenze, con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, partecipano: Banco Farmaceutico, Associazione Titolari di Farmacia, Ordine dei Farmacisti della provincia di Firenze, Azienda sanitaria 10 di Firenze, Afam, Alliance Healthcare, Istituto Chimico Farmaceutico Militare, Caritas e associazioni di volontariato del territorio. 
 
"Riteniamo che lo spreco di alcuni possa diventare un aiuto prezioso per coloro che hanno più bisogno - dice Massimo Ghiribelli - Anche i medici potranno dare un importante contributo attraverso i campioni gratuiti". Secondo l'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, ogni anno una famiglia spreca 80 euro in farmaci che rimangono inutilizzati; 8,5 confezioni di medicinali per famiglia rimangono ancora integre. 

Il Centro Missionario medicinali da oltre 30 anni raccoglie e invia gratuitamente farmaci, presidi medicochirurgici e prodotti per bambini a operatori sanitari e missionari che operano negli ospedali e dispensari dei Paesi del Sud del mondo e dell'Est Europa. Il Centro riceve in dono i farmaci e i sanitari da farmacie, medici, ambulatori, ospedali, case farmaceutiche, e negli ultimi anni anche dal Banco Farmaceutico. I pacchi sono preparati da personale sanitario, in base alle specifiche richieste dei beneficiari.

Protetti e sigillati con apposito materiale e corredati di specifica documentazione, anche diplomatica, i pacchi sono spediti attraverso il servizio postale, corrieri e container. Cospicui quantitativi di farmaci partono direttamente, attraverso missionari, medici e volontari in partenza per le missioni. Il Centro sostiene attivamente anche strutture Caritas e case famiglia sul nostro territorio. In oltre 30 anni di attività, sono state spedite migliaia di tonnellate tra farmaci, sanitari e attrezzature mediche  in oltre 250 strutture in tutto il mondo, raggiungendo milioni di persone e salvando migliaia di vite.

15 giugno 2014
© Riproduzione riservata

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