Ticket. Coletto torna all'attacco: “Sulla compartecipazione degli over 65 la pensano come me anche Regioni di Centro Sinistra”
“Nessun cittadino che versi in difficoltà economiche ha nulla da temere ma proprio per salvaguardare queste persone non è scandaloso pensare di chiedere qualche sacrificio a chi è in buone condizioni economiche e in buona salute”. “Il mio è un ragionamento non un dogma che si sta facendo strada anche in altre Regioni di colore diverso”.
17 GEN - “Continuano a circolare interpretazioni erronee o, peggio, interessatamente malevole. È falso che si possa anche solo lontanamente pensare di incidere sul trattamento dei pensionati e degli over 65 in condizioni di bisogno. È vero che, anche alla luce dei catastrofici tagli caduti dal Governo sulla sanità (240 milioni in meno nel 2015 solo per il Veneto), bisogna sempre di più pensare alla salvaguardia delle categorie più deboli, come anziani, bambini, malati cronici, pensionati che faticano ad arrivare alla fine del mese, disoccupati, famiglie numerose”.
È quanto ha sottolineato l’Assessore regionale alla sanità del Veneto,
Luca Coletto in merito all'ipotesi che ha avanzato di ragionare su una revisione delle esenzioni dal ticket .
“Nessun cittadino che versi in difficoltà economiche ha nulla da temere – ha aggiunto Coletto – ma proprio per salvaguardare queste persone non è scandaloso pensare di chiedere qualche sacrificio a chi è in buone condizioni economiche e in buona salute. Il mio è un ragionamento, non un dogma, che peraltro si sta facendo strada anche in alcune altre Regioni rette da Amministrazioni di colore diverso dalla nostra, e che è ritenuto necessario anche da autorevoli osservatori che si sono espressi oggi sulla stampa nazionale”.
“Diffido chiunque – prosegue – a dare a questa ipotesi di ragionamento altri significati. Non è nel mio Dna, né in quello della Regione del Veneto; e comunque a certi tipi di tagli ci hanno pensato già anche troppo i Governi
Monti,
Letta e
Renzi. A noi – ha concluso Coletto – tocca il difficile compito di fare le nozze senza nemmeno i fichi secchi e di assicurare l’assistenza universale e gratuita a chiunque ne ha bisogno. Lo abbiamo fatto finora e lo faremo in futuro. Per questo nessun bisognoso veneto, a cominciare dai pensionati, ha nulla da temere”.
17 gennaio 2015
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