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Pagamento delle indennità. Fondi esauriti nella Ulss 6 Euganea. La Cisl FP si mobilita

di Endrius Salvalaggio

Sono terminati i soldi previsti per il pagamento delle indennità, dovuto ad un aumento dei turni a causa del Covid -19. La Cisl FP lo aveva previsto a giugno scrivendo nero su bianco alla Regione Veneto. Ancora oggi non è stato formalizzato lo stanziamento. Oltre a questo l’O.S. denuncia che nelle Ulss padovane mancano varie figure in ambito sanitario, costringendo i soliti noti a rinunciare permessi e ferie per garantire i servizi

13 OTT - “Lo avevamo previsto ancora a giugno scrivendo una lettera alla Regione Veneto che i fondi contrattuali per le Aziende sanitarie padovane si stavano esaurendo. A distanza di 4 mesi possiamo dire che le nostre previsioni si sono concretizzate, infatti nel fondo per il pagamento delle indennità della sola Ulss 6 Euganea mancano 1.418.140 euro somma che era destinata al pagamento delle indennità straordinarie e delle attività aggiuntive, questo a fronte di un aumento di 275.000 turni di indennità, rispetto allo storico ante Covid”. A denunciarlo è Fabio Turato, Coordinatore Cisl FP Sanità Pubblica Ulss 6 Euganea.

I fondi sono stati utilizzati per pagare le indennità legate alle maggiori presenze per l’emergenza sanitaria. Infatti come si legge da una nota della Cisl FP di Padova le indennità a rischio laddove la Regione Veneto non dovesse stanziare ulteriori risorse, sono: la pronta disponibilità, la polizia giudiziaria, il turno (giornaliero, notturno e festivo), la terapia intensiva e area critica, la terapia sub – intensiva - nefrologia e dialisi, le malattie infettive, l’assistenza domiciliare, gli straordinari e l'attività aggiuntive.

“A sostegno delle nostre rivendicazioni abbiamo lanciato una mobilitazione - interviene Alessandro Piovan della CISL FP, referente Ulss 6 Euganea, ex Ulss 17 -. Nei prossimi giorni partiremo con iniziative, come ad esempio punti informativi e raccolte di firme, per fare sentire fino ai palazzi regionali il grido dei professionisti della sanità esausti e chiamati già contro la quarta ondata pandemica”.

Non si tratta solo di una questione economica, continua nella sua analisi la Cisl FP Sanità Pubblica, ma c’è anche il tema della carenza di personale che per garantire gli standard dei servizi è costretto a lavorare di più rinunciando a permessi e ferie.

“Sul problema della carenza dei fondi per le indennità - continua Emiliano Bedon della CISL FP, referente Ulss 6 Euganea, ex Ulss 17 - si aggiunge la cronica carenza di personale. Nella Ulss padovana mancano infermieri, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, medici e operatori socio sanitari. Non possiamo scaricare sulle spalle dei professionisti sanitari, già stremati dal peso della pandemia, quello di una errata programmazione non adeguata ai bisogni delle aziende sanitarie”.

“Dobbiamo tenere alta l’attenzione dei cittadini e sul territorio,  per evitare che gli “eroi e i cavalieri del lavoro” diventino “reduci dimenticati dalle istituzioni” - conclude Fabio Turato -. Tutti proclamano a gran voce l’arrivo di finanziamenti aggiuntivi, riconoscimenti, addirittura intitolando strade e piazze, ma i lavoratori della sanità di Padova, se non arriveranno risorse a copertura del buco di € 1.418.140  che si è consumato causa la pandemia da Covid 19, si vedranno ridurre lo stipendio”.

Per questo la FP CISL chiede alla Regione Veneto un intervento immediato per garantire l'aumento dei fondi contrattuali nelle Aziende Ospedaliere di Padova evitando in questo modo disagi fra i dipendenti.

Endrius Salvalaggio

13 ottobre 2021
© Riproduzione riservata

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