Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 07 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Le fragole aiutano a ridurre il rischio di demenza nella mezza età


Mangiare fragole, soprattutto nella mezza età, può aiutare a ridurre o a rallentare il rischio di demenza. Merito, in particolare, degli antociani, sostanze antiossidanti di cui sono ricchi questi frutti.

03 NOV - Il consumo quotidiano di fragole potrebbe aiutare a ridurre il rischio di demenza nelle persone di mezza età. L’evidenza emerge da uno studio condotto da un team dell’Università di Cincinnati, i cui risultati sono stati pubblicati da Nutrients.

“Le fragole, come i mirtilli, contengono sostanze antiossidanti, gli antociani, implicate nei miglioramenti metabolici e cognitivi. Disponiamo dati epidemiologici che indicano come le persone che consumano regolarmente fragole o mirtilli abbiano un tasso più lento di declino cognitivo correlato all’invecchiamento”, spiega il primo autore della ricerca, Robert Krikorian. Oltre agli antociani, le fragole contengono altri micronutrienti, ellagitannini e acido ellagico, anch’essi benefici per la salute.

Lo studio
I ricercatori dell’Università di Cincinnati hanno arruolato 30 pazienti sovrappeso – di età compresa tra 50 e 65 anni – che lamentavano un lieve declino cognitivo. È stato chiesto loro di astenersi dal consumare frutti di bosco per 12 settimane, ad eccezione, per una metà del campione, di un integratore in polvere da assumere a colazione, mentre l’altra metà assumeva un placebo.

I partecipanti sono stati successivamente sottoposti a test di abilità cognitiva e memoria a lungo termine, oltre ad esami di monitoraggio dell’umore, dell’intensità dei sintomi depressivi e a controlli metabolici.

Le evidenze
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che i partecipanti che avevano assunto l’integratore con polvere di fragole mostravano una diminuzione dell’alterazione della memoria e un miglioramento complessivo delle capacità esecutive. Facevano inoltre registrare una significativa riduzione dei sintomi depressivi, accompagnata da una migliore capacità esecutiva e da un migliore controllo emotivo e di coping. Anche i parametri metabolici rimanevano soddisfacenti.

Fonte: Nutrients 2023

03 novembre 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy