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Influenza. Andamento nella norma. Ma in alcune Regioni solo pochi medici 'sentinella' hanno inviato i dati al sistema "InfluNet"

di Viola Rita

Il numero di casi di sindrome influenzale e la circolazione dei virus è a livelli base. L’incidenza totale (media) è pari a 0,72 casi su 1000 assistiti. Sono i dati, relativi alla scorsa settimana, raccolti da InfluNet, la rete di sorveglianza dell’ISS. Tuttavia, l’incidenza di alcune Regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici  'sentinella'" che ha inviato i dati IL RAPPORTO

14 NOV - Finora, la circolazione dei virus influenzali è bassa e l’incidenza delle sindromi influenzali è a livelli base in tutte le Regioni italiane, come nelle precedenti stagioni autunnali. A riferirlo, è il terzo Rapporto InfluNet della stagione influenzale 2014-2015. InfluNet è una la rete di sorveglianza delle sindromi influenzali, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il Rapporto sottolinea però che non tutti i medici ‘sentinella’, ovvero i medici che hanno aderito alla sorveglianza, hanno reso disponibili i dati sulla frequenza delle sindromi influenzali dei loro assistiti.
 
Come gli scorsi anni, InfluNet si occupa infatti di stimare i casi di influenza, misurandone l’incidenza settimanale durante la stagione autunnale e invernale, in modo da determinare durata e intensità dell’epidemia.Nella settimana dal 3 al 9 novembre 2014, 687 medici sentinella hanno inviato i propri dati. Secondo tali dati, in questa settimana l’incidenza totale (media) è pari a 0,72 casi su 1000 assistiti, con un’incidenza che rimane a livelli base e ricalca l’andamento degli anni precedenti.
I più colpiti sono i bambini da 0 a 4 anni (1,84 casi per 1000 assistiti), seguiti dai ragazzi dai 5 ai 14 (0,78 su 1000). Nella fascia dai 15 ai 64 anni, l’incidenza relativa a questa settimana è pari a 0,73 casi su 1000 assistiti, mentre tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni si registrano 0,39 casi per mille. Mediamente, la popolazione sotto sorveglianza è pari a 980.370 persone, pari all’1,6% della popolazione italiana totale.
Nel nostro paese, i casi di influenza di questa settimana sono circa quasi 44mila, mentre a partire dalla sorveglianza InfluNet sono 132mila. Nei dati relativi alle singole Regioni, il valore percentuale più alto dell’incidenza di sindromi influenzali è stato registrato nella P.A. di Trento, pari a 2,06 casi su 1000 assistiti.
Il Rapporto sottolinea che “l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati”.
 
Come vengono ottenute le stime
In pratica, un certo numero di “medici sentinella” dalle varie regioni italiane, che può variare di settimana in settimana (da un minimo di 651 a un massimo di 1.010 medici finora in questa stagione), prende parte alla sorveglianza, inviando dati sulla frequenza influenzale dei propri assistiti (finora mediamente in tutto oltre 980 mila persone). A partire dai dati inviati e da questo campione rappresentativo, vengono effettuate le stime complessive che riguardano la totalità della popolazione nazionale.
 
La sorveglianza sentinella della sindrome influenzale INFLUNET è coordinata dall’ISS, in collaborazione con il Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza (CIRI) di Genova e il sostegno del Ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni. Per la sorveglianza epidemiologica, in particolare, il gruppo di coordinamento nazionale dell’ISS ha sede presso il Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS).
 
Viola Rita

14 novembre 2014
© Riproduzione riservata

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