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Farmacisti, eccellenza clinica e medici di famiglia: un network a protezione dei reni

di Florindo Cracco

In occasione del 33° Congresso Internazionale di Nefrologia Critica è stato presentato il progetto “Farmacia e Ipertensione: Prevenzione del Danno Renale”. Obiettivo primario la stima dei soggetti ipertesi misconosciuti, vale a dire non ancora diagnosticati sul territorio.

12 GIU - L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio per l’insufficienza renale cronica ed è sottostimata nella popolazione e non adeguatamente trattata sotto il profilo farmacologico. Lo dimostrano i dati preliminari del progetto “Farmacia e Ipertensione: Prevenzione del Danno Renale” presentati in occasione del 33° Congresso Internazionale di Nefrologia Critica organizzato da IRRIV (International Renal Research Institute of Vicenza) e che si tiene in questi giorni presso la Fiera di Vicenza. L’abstract, intitolato “Hypertension as a Risk Factor for Renal Impairment in General Population: a Cross-Sectional Survey Through the Italian Pharmacy Network”, riporta i risultati principali dello studio ed è stato pubblicato nella rivista internazionale Blood Purification.

Il progetto, realizzato grazie al coordinamento dell’ U.O. di Nefrologia dell’Ospedale S. Bortolo di Vicenza diretta dal Claudio Ronco, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università degli Studi di Padova, l'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vicenza, l’Ordine dei Medici e Federfarma Vicenza, ha costituito sul territorio un gruppo di lavoro composto da 56 farmacisti operanti in 35 farmacie e 12 medici di medicina generale della provincia di Vicenza, deputati alla raccolta dei dati. La fase sul campo è iniziata il 6 ottobre 2014 e si è protratta fino al 6 febbraio 2015.

Tra gli obiettivi primari del progetto “Farmacia ed ipertensione: prevenzione del danno renale”, rientrava la stima dei soggetti ipertesi misconosciuti, vale a dire non ancora diagnosticati sul territorio. Ulteriore obiettivo era censire tutti i pazienti ipertesi che, pur essendo in trattamento farmacologico, non rientravano in termini di valori pressori nei target definiti dalla Società Europea di Ipertensione (ESH) e dalla Società Europea di Cardiologia (ESC).

Tra gli obiettivi secondari il progetto proponeva inoltre di individuare la percentuale di popolazione a conoscenza del fatto che l'ipertensione arteriosa costituisce uno dei principali fattori di rischio per l'Irc. E' stato ritenuto importante far emergere il ruolo del Farmacista nelle campagne di prevenzione e screening, nell' appropriatezza dell'invio del paziente al Mmg e il suo ruolo di professionista sanitario a servizio della comunità nel contesto del Ssn. Inoltre risulta fondamentale, anche nell'ambito della farmacia, attuare strategie di tipo preventivo volte a fornire informazioni alla popolazione (educazione sanitaria), al fine di promuovere corretti stili di vita e/o correggerli, nonché valutare fattori di rischio che potrebbero determinare IRC.

Attraverso le farmacie è possibile operare un attento monitoraggio che consenta un'indagine epidemiologica che descriva in maniera chiara ed esaustiva gli aspetti sopra evidenziati nella popolazione di Vicenza e provincia. Interessante sottolineare alcuni primi dati emersi dallo studio :
• Il 28,61% degli intervistati sono risultati ipertesi e non ne erano a conoscenza;
• Il 57,6% dei soggetti che hanno affermato di essere ipertesi e di assumere farmaci antipertensivi ha mostrato valori pressori patologici;
• Il 46,3% degli intervistati ha dichiarato di non essere a conoscenza che l'ipetensione arteriosa può determinare un danno renale.

Va rimarcato che il progetto può costituire uno studio pilota per realizzazioni future dal momento che la messa a punto di modelli organizzativi, la condivisione di metodologie, il superamento di inevitabili criticità, lo sviluppo di sinergie interprofessionali resteranno patrimonio comune, utile per il rafforzamento della rete assistenziale a disposizione del cittadino.

Ciò si rende sempre più auspicabile, se non addirittura necessario, da un lato perché le esigenze di salute della popolazione richiedono un approccio di professionalità diverse sempre più coordinato, dall'altro perché un'efficiente rete assistenziale integrata permette un utilizzo più razionale e mirato delle risorse economiche del Servizio Sanitario e dell'utente, investendo anche in quelle iniziative di prevenzione che nell'attuale momento economico vengono spesso forzatamente trascurate ma potrebbero indurre significativi risparmi già nel medio periodo.

Florindo Cracco
Presidente Ordine Farmacisti Provincia di Vicenza

12 giugno 2015
© Riproduzione riservata

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