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Per la prima volta al mondo nuovo volto ‘progettato’ con il telefonino e stampato 3D

di Maria Rita Montebelli

Il progetto di una protesi facciale è stato realizzato con uno smartphone, avvalendosi di un’app scaricabile gratuitamente. L’eccezionale risultato, ottenuto da un dentista peruviano, è stato poi trasformato in realtà da una stampante tridimensionale. La nuova protesi, adesa con un magnete a tre viti in titanio e fissata nell’arcata orbitaria superiore, ha restituito la voglia di vivere ad un cinquantenne brasiliano col volto deturpato da un intervento demolitivo per asportare un carcinoma invasivo

05 NOV - Ha avuto la fortuna di sopravvivere ad un carcinoma del cavo orale estremamente aggressivo, grazie ad un intervento chirurgico demolitivo che ha impedito che il cancro arrivasse al cervello. La zona del volto occupata un tempo dall’occhio destro, dal naso e dallo zigomo, dopo l’intervento dei chirurghi, era però ridotta ad un cratere, che ha devastato l’identità di Carlito Conceiao, un 54enne brasiliano di San Paolo.
 
Un dramma che a distanza di qualche anno ha trovato una soluzione inedita e incredibile, quella di una protesi progettata con lo smartphone e poi stampata in tre dimensioni.
 
Ancora più incredibile il percorso che ha portato a questa soluzione. Rodrigo Salazar – riporta il quotidiano New York Post – un dentista peruviano specializzato in riabilitazione orale, ha lavorato a questo progetto per due anni avvalendosi di un’app gratuita per cellulari, l’Autodesk 123D Catch, che è  grado di convertire le fotografie in modelli 3D. L’ingegnoso dentista ha scattato con il suo cellulare 15 fotografie della testa del paziente, convertendole poi in un modello 3D virtuale che ha stampato con una stampante low cost. E’ così riuscito a ottenere un modello sul quale è stata quindi plasmata la nuova protesi in silicone per quel volto deturpato. Una serie di ‘artisti clinici’ si sono quindi offerti per rifinire a mano la protesi in modo che risultasse quanto più naturale possibile.
 
La protesi è inserita sul volto del paziente, per mezzo di magneti che la fanno aderire a tre viti in titanio fissate sull’arcata orbitaria superiore. Può essere dunque facilmente rimossa e addirittura lavata, prima di essere riposizionata in sede.
 
Un’idea ingegnosa che ha restituito la voglia di vivere ad un uomo, padre di due figli, costretto dopo l’intervento demolitivo a vivere con una protesi di pessima qualità che continuava a ‘cadergli’ dal viso lasciando esposta la vasta area deturpata dalla chirurgia e facendolo sprofondare nella depressione.
 
La progettazione delle protesi da stampare 3D hanno dei costi molto elevati. Questo caso apre scenari del tutto inediti e low cost, sdoganando l’uso del telefonino anche per questo utilizzo decisamente inaspettato.
 
Il Daily Mail ha dedicato a questa storia un video che ripercorre la storia della protesi di Carlito.
 
Maria Rita Montebelli

05 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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