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Dermatite atopica grave dell’adulto. L’importanza della terapia target


La dermatite atopica grave dell’adulto è oggetto di numerosi studi per nuove terapie che possano essere efficaci sul lungo periodo con un buon profilo di sicurezza, come alcuni anticorpi monoclonali, che stanno dando interessanti risultati.

17 MAG - La dermatite atopica grave dell’adulto è una patologia fortemente invalidante che trae origine da un’anomala risposta infiammatoria, sulla base di una suscettibilità genetica e che può essere innescata da fattori endogeni ed esogeni. Esiste attualmente un’esigenza medica non soddisfatta per il trattamento della dermatite atopica grave dell’adulto, per una terapia che sia efficace e sicura e che consenta al contempo un controllo a lungo termine della malattia. Come per altre patologie, la risposta potrà essere la terapia target.

Il meccanismo patogenetico della dermatite atopica permette di andare a colpire svariati target: sono attualmente allo studio numerosi farmaci che potranno essere utilizzati in questo modo. Tra questi, uno approvato recentemente dall’autorità regolatoria statunitense FDA, è in grado di intervenire sulla subunità alfa comune alle interleuchine 4 e 13, le quali vengono rilasciate dalle cellule T helper 2 (Th2), che si ritengono essere il principale fattore nella patogenesi della dermatite atopica. “Si tratta di un anticorpo monoclonale, dupilumab, che interviene direttamente sui meccanismi che portano alla genesi della dermatite atopica e che quindi rappresenta una possibilità terapeutica molto importante”, ha dichiarato Clara De Simone docente di dermatologia presso l’Università Cattolica Sacro Cuore Gemelli di Roma, durante un simposio a margine del 92° Congresso SIDeMaST.

“I dati emersi dalle sperimentazioni cliniche, che hanno portato all’approvazione del farmaco negli Stati Uniti il 28 marzo di quest’anno, sono molto confortanti: oltre la metà dei pazienti riesce ad avere dei risultati molto soddisfacenti sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista dei sintomi. Proprio questi sintomi, se consideriamo il prurito o la perdita di sonno, ad esempio, sicuramente influiscono in maniera estremamente negativa sulla qualità di vita del paziente”, ha proseguito.

Occorre “quindi tener presente che probabilmente nei prossimi anni il farmaco potrà essere disponibile anche in Italia e che al momento ci sono allo studio numerosi farmaci che potranno essere utili, una volta dimostrata l’efficacia, nella terapia della dermatite atopica grave dell’adulto”, ha concluso De Simone.

17 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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