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Aifa: pronto (dopo il rinvio tecnico di maggio) il programma operativo 2017. Il testo approvato dalla Stato-Regioni


Approvato in Stato-Regioni   il programma di attività 2017 dell’Agenzia italiana del farmaco. Già approvato dalla stessa Aifa, il programma piace alle Regioni con alcune “piccole“ modifiche e comunque dopo l'incontro anche sulla governance farmacutica avuto col ministro Lorenzin. IL PROGRAMMA AIFA 2017.

27 LUG - Dopo il rinvio del 25 maggio scorso, è stato approvato in Stato-Regioni  il programma di attività 2017 dell’Agenzia italiana del farmaco. Già approvato dalla stessa Aifa, il programma piace alle Regioni che, tuttavia, hanno alcune “piccole “modifiche:
- che Aifa concordi con le Regioni le modalità che consentano ai servizi informativi regionali di acquisire il tracciato anonimizzato dei dati raccolti nei registri dei farmaci;
- di prevedere attività più stringenti per consentire il rispetto dei tetti di spesa (revisione modalità rinegoziazione prezzi; ridefinizione criteri sulle equivalenze terapeutiche; controllo flussi consumi dei farmaci; stime di accesso ai trattamenti);
- di aggiornare l'attuale sistema informativo.
 
Il rinvio in realtà era stato legato a una discussione più ampia sulla governance farmaceutica, insieme ad altre tematiche di rilievo sanitario, in una seduta monografica della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. E la Conferenza, nella riunione del 22 giugno 2017 con il ministro Lorenzin, ha rappresentato al ministro della Salute le considerazioni in merito alla governance farmaceutica. Quindi ora si può procedere
 
Per quello che riguarda la rinegoziazione del prezzi, iI testo revisionato da Aifa della richiesta regionale ha parzialmente accolto la proposta dei governatori, in modo tale da consentire di attivare le procedure negoziali in coerenza con quanto previsto dalla delibera CIPE n. 3 del 1 febbraio 2001.
Diversamente se la richiesta fosse quella di rivedere completamente le modalità di rinegoziazione sarebbe necessaria una modifica normativa.
Alle "equivalenze terapeutiche " ci si penserà nell'ambito della nuova governance sulla spesa farmaceutica, all'esito delta quale l'Aifa valuterà se sia opportuno rideterminare i criteri.

Per il controllo dei flussi e dei consumi dei farmaci, Aifa ha accolto il testo proposto dalle Regioni con piccole modifiche e si prevede quindi un monitoraggio periodico (mensile) in collaborazione con la Salute, le Regioni e l’Economia sulla congruenza tra i dati di consumo e spesa comunicato al Nsis dalle singole aziende farmaceutiche e il flussi della distribuzione ospedaliera e della distribuzione diretta trasmessi dalle Regioni per il corretto calcolo dei tetti programmati per la farmaceutica e delle conseguenti procedure di ripiano.

Il piano prevede cinque aree di attività per l’Aifa: autorizzazione dei medicinali, vigilanza post marketing, strategia ed economica del farmaco ispezioni e certificazioni e, oltre queste aree tecnico-scientifiche, c’è anche un’area amministrativa per implementare l’autonomia organizzativa-gestione.

Le direttrici strategiche invece sono quattro.
La prima è l’appartenenza, legata a processi di comunicazione interna ed esterna che "fidelizzino" costantemente I dipendenti, gli esperti e tutti coloro che a vario titolo lavorano o collaborano con I ‘Agenzia. La seconda è la trasparenza, che costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle Amministrazioni pubbliche. La terza è la responsabilità, cioè Aifa è responsabilmente consapevole di dovere rendere conto degli atti, avvenimenti e situazioni in cui ha una parte attiva e un ruolo determinante, cosi come degli impegni, obblighi e compiti che derivano non solo dalle azioni the compie ma da eventuali omissioni su quanto non fatto.

L’ultima è la riservatezza: In virtù dell’estrema delicatezza del dati e delle informazioni trattate dall'Aifa la riservatezza assume una posizione preminente tra le direttrici strategiche tanto che al momento della presa di servizio ogni dipendente o collaboratore sottoscrive la “dichiarazione pubblica di interessi e impegno alla riservatezza dei dipendenti dell'Aifa e del personale assimilato".

E ci sono anche 61 obiettivi strategici (dal potenziamento della farmacovigilanza alle misure per prevenire la corruzione, dall’accessibilità dei farmaci a “uso speciale” al miglioramento dei processi autorizzativi e così via), suddivisi in sei “obiettivi di mission”: contribuire alla tutela della salute attraverso i farmaci; studiare e promuovere strumenti per favorire l’equilibrio farmaceutico di sistema attraverso il rispetto dei tetti di spesa; garantire l’unitarietà sul territorio del sistema farmaceutico; promuovere la ricerca indipendente sui farmaci e gli investimenti in R&S nel settore farmaceutico in Italia; rafforzare l’autorevolezza dell’Aifa in ambito nazionale e internazionale; sviluppare e implementare l’autonomia organizzativa e gestionale.

27 luglio 2017
© Riproduzione riservata

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