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Morbillo. Nei primi 9 mesi del 2019 registrati 1596 casi: il 35% in meno rispetto al 2018


Tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato ma il 58% si è verificato in Lombardia e nel Lazio (dove l’incidenza risulta più elevata. L’86,5% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Inoltre, sono stati segnalati 93 casi tra operatori sanitari e 43 casi tra operatori scolastici. Nello stesso periodo del 2018 i casi erano 2464. IL REPORT

31 OTT - I dati nazionali della Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia, raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità dal 1 gennaio al 30 settembre 2019, evidenziano 1596 casi di morbillo (di cui 19 nel mese di settembre). Rispetto ai casi di morbillo (età mediana di 30 anni con un range da 0 a 89 anni), tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato ma il 58% si è verificato in Lombardia e nel Lazio (dove l’incidenza risulta più elevata). Sono stati conteggiati 166 casi in bambini sotto i 5 anni di età. L’86,5% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Inoltre, sono stati segnalati 93 casi tra operatori sanitari e 43 casi tra operatori scolastici.
 
Oltre l’80% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 64 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata si è verificata nella fascia 0-4 anni, in cui sono stati segnalati 166 casi (10,4% dei casi totali), di cui 60 aveva meno di un anno di età (incidenza nei bambini sotto l’anno di età: 136,9 casi/1.000.000). Il 49,5% dei casi si è verificato in persone di sesso femminile.
 
Lo stato vaccinale è noto per 1.469/1.596 casi; di questi, l’86,5% (n=1.270) era non vaccinato al momento del contagio, l’8,4% aveva effettuato una sola dose, il 2, 5% aveva ricevuto due dosi e il 2,7% non ricorda il numero di dosi. Il 31,1% dei pazienti (n=491) ha riportato almeno una complicanza. La complicanza più frequente è stata la diarrea (203 casi), seguita da epatite/aumento delle transaminasi (190 casi), e cheratocongiuntivite (137 casi) (Figura 2). Il 5% dei casi ha sviluppato una polmonite. Le complicanze segnalate includono tre casi di encefalite, rispettivamente in due persone adulte non vaccinate (27 e 28 anni di età) , e in un bambino sotto l’anno di età. Sono stati registrati inoltre: 119 casi di stomatite, 70 di insufficienza respiratoria, 40 di laringotracheobronchite, 39 casi di trombocitopenia e 38 di otite. Nel mese di febbraio 2019 è stato segnalato un decesso per complicanze respiratorie del morbillo, in una persona adulta (45 anni) non vaccinata, con patologie concomitanti.
 
Il 45,9% dei casi di morbillo segnalati è stato ricoverato e un ulteriore 25,8% si è rivolto ad un Pronto Soccorso. Sono stati segnalati 93 casi tra operatori sanitari (5,8% dei casi totali) di cui il 73% non vaccinato. L’età mediana degli operatori sanitari è 31 anni. Sono stati segnalati inoltre, 43 casi tra operatori scolastici, di cui 34 non vaccinati (79%).

31 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

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