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Liberalizzazioni. Policicchio (Fenagifar): “A rischio l’occupazione dei giovani farmacisti”


Per i giovani farmacisti, le farmacie di maggior dimensione saranno costrette a licenziare. E i licenziamenti non saranno compensati dagli occupati nelle sedi di nuova istituzione. Chiedono quindi che le misure vengano sottoposte a un tavolo di confronto con tutti i professionisti coinvolti, in accordo con il Ministero della Salute.

09 FEB - “Siamo indignati nello scoprire che una cosa così importante come la professione del farmacista sia oramai solo terreno di scontro politico. Come giovani farmacisti chiediamo al Governo se realmente crede che aumentare ancora il numero delle farmacie - senza nemmeno attendere gli esiti e le analisi degli eventuali benefici prodotti dal concorso straordinario - e liberalizzare i farmaci di fascia C con obbligo di prescrizione apporterà concretamente benefici alla collettività, servizi migliori e una maggiore occupazione qualificata e duratura, con un occhio di riguardo verso le giovani generazioni”.
 
È quanto ha dichiarato in una nota Pia Policicchio, Presidente della Federazione Nazionale delle Associazioni dei Giovani Farmacisti (Fenagifar) sottolineando che dura ormai da molto “la pressione sul sistema di distribuzione farmaceutica, un servizio pubblico al cittadino che regolarmente -  ormai da anni - viene considerato come un mercato sul quale soggetti economici estranei alla professione e poco interessati alla salute pubblica, vorrebbero entrare per motivi esclusivamente commerciali”.
 
“Lo spirito di liberalizzazione che pervade la categoria dei nostri politici – ha detto Policicchio –  tende a generare confusione nel sistema già profondamente colpito da crisi, invece di essere spinta per migliorarlo. A causa dei licenziamenti che saranno costrette a fare le farmacie di maggior dimensione, sarebbe a rischio l'occupazione di tanti giovani farmacisti; licenziamenti che certamente non saranno compensati dagli occupati nelle sedi di nuova istituzione. Nulla si può improvvisare, men che meno fatti così importanti che regoleranno il futuro dei giovani; non può essere mandata avanti una riforma di questa portata che veda contrapposti e discordanti due dei nostri più importanti ministeri”.
 
I giovani farmacisti fanno quindi appello a chi governa “affinché le misure in esame vengano preventivamente sottoposte al vaglio di un tavolo di confronto con tutti i professionisti coinvolti in accordo con il Ministero della Salute, in quanto comportano una modifica radicale del sistema”.
 
“Ci auguriamo che ogni riforma che verrà fatta – ha concluso il presidente di Fenagifar – sia motivo di orgoglio per chi la porterà avanti in quanto questa rappresenterà l'eredità che verrà lasciata a tutte le future generazioni e che mai nessuno un giorno si debba pentire di aver presentato loro il conto”.

09 febbraio 2015
© Riproduzione riservata

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