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Infermieri. Schiarita sul contratto. Nursing Up annuncia aperture dell’Aran e si parla di aumenti complessivi pari a 174 euro mensili


La svolta, secondo la cronaca del sindacato, oggi durante la ripresa delle trattative. A questa cifra ci si arriverebbe tenendo conto di diverse voci incrementali. Secondo Nursing Up, a questo punto, però “una riflessione è d'obbligo, soprattutto per la singolarità del metodo utilizzato, e cioè il cumulo, tra loro, di istituti destinati non alla generalità dei dipendenti ma bensì a differenti tipologie di personale”.

04 FEB - Giornata di trattative all’Aran per il rinnovo del contratto del comparto sanità e secondo Nursing Up - che proprio ieri aveva proclamato uno sciopero nazionale per il prossimo 8 aprile – le cose sembrano andare bene per gli infermieri.
 
In primo luogo Nursing Up riporta la disponibilità dell'Aran  a “dare riscontro positivo all'assegnazione di incarichi di funzione ai professionisti della salute, sul modello di quanto accade già per la dirigenza medica. Stiamo parlando di incarichi che dovrebbero arrivare per i professionisti, indipendentemente dalla discrezionalità aziendale”.
 
Un passaggio che il sindacato definisce “decisivo, dal momento che finalmente, come da noi richiesto sin dalla piattaforma che presentammo ad inizio trattative, si dovrebbero assegnare incarichi di funzione, sulla via di quanto accade per i medici, e che costituirebbero un concreto riconoscimento, in questo caso della professionalità e dell’alta qualificazione degli infermieri e delle altre professioni sanitarie, e ciò indipendentemente dal possesso di titoli di studio, che invece potranno essere valorizzati differentemente”.
  
 
“Siamo di fronte, come negarlo, ad una evoluzione, in questa complessa trattativa, legata all’indispensabile percorso di valorizzazione degli infermieri, che rappresenta uno dei leit motiv assoluti delle nostre battaglie”, scrive infatti il sindacato in un comunicato.
 
Sempre secondo Nursing Up l’Aran si sarebbe detta disponibile a prevedere meccanismi alternativi rispetto a quelli ipotizzati nella precedente bozza, “che consentano una reale progressione di carriera proprio per quegli infermieri e gli altri operatori sanitari che, inseriti nell’area D, resterebbero confinati a tale livello, mentre tutti gli altri potrebbero, secondo le bozze sottoposte precedentemente, muoversi tra le fasce sottostanti”.
 
“Ricordiamo – scrive Nursing Up - che uno dei motivi fondamentali che ci hanno indotto a proclamare lo stato di agitazione, è proprio legato al fatto che molti professionisti dell’area D, quelli delle professioni sanitarie, secondo l'ipotesi ARAN rischiavano di rimanere ingabbiati, perché non tutti potevano accedere all’area E della elevata qualificazione, ritrovandosi penalizzati rispetto a quelli, inseriti nelle aree sottostanti, avrebbero avuto la concreta possibilità di accedere all’area successiva”.
 
Per quanto riguarda gli stipendi, Nursing Up scrive che “ci è stato annunciato oralmente, ma attendiamo i documenti che lo confermino, un aumento medio di 102 euro mensili, per 13 mesi, per tutti i dipendenti, con l'elemento perequativo che pesa circa 14 euro, ai quali andrebbero poi aggiunti:
- una percentuale dello 0,55/risorse dovuta agli stanziamenti della legge di bilancio 2022 destinata ai nuovi ordinamenti contrattuali
- una percentuale dello 0.22/risorse dovuta agli stanziamenti della legge di bilancio 2022 destinata al monte salari per i fondi
- l'indennità di specificità infermieristica
- l'indennità di tutela del malato (per le altre professioni sanitarie)
- l'indennità per il personale dei pronto soccorso”.
 
Il totale di tutte queste voci, secondo l'Aran e sempre in base a quanto riferito da Nursing Up, porterebbe ad un aumento medio, complessivo di euro 174 circa a dipendente.
 
Secondo Nursing Up, a questo punto, però “una riflessione è d'obbligo, soprattutto per la singolarità del metodo utilizzato, e cioè il cumulo, tra loro, di istituti destinati non alla generalità dei dipendenti ma bensì a differenti tipologie di personale”.
 
“Quello che per noi conta, al di là dei meri procedimenti di calcolo – scrive il sindacato - è quanto percepirà in più ogni infermiere ogni mese in busta paga. Questo è quello che conta e che ci riserviamo di appurare”.
 
Nursing Up informa poi che l’Aran si è detta disposta a convogliare la maggior parte delle risorse del contratto sul trattamento stipendiale base, lasciando solo lo 0,22% su quello variabile.
 
“In questo senso, e sulla scia di questa apertura – sottolinea Nursing Up - abbiamo chiesto che, per quanto attiene alla quota dello 0,22%, le risorse vadano riviste, in un discorso di equilibrio e compensazione tra le stesse, privilegiando maggiormente le indennità legate alle posizioni che ricoprono maggiori responsabilità e impegno come, solo come esempio, l'indennità notturna (si pensi agli inqualificabili 26 centesimi di aumento ipotizzato), quella di pronta disponibilità (poco meno di 1 euro) etc. etc.”.
 
Il sindacato ribadisce poi che nell’incontro è stato ribadito quanto già richiesto in occasione della precedente seduta, e cioè di eliminare quella norma ipotizzata che consente di non pagare lo straordinario a chi è assegnatario di una indennità per alcune tipologie di incarico.
 
“Non possiamo accettare il gioco di chi ci concede una cosa per togliercene un’altra. Lo straordinario è un istituto importante per le professioni sanitarie”, conclude il sindacato.
 
“Siamo di certo di fronte a un notevole passo in avanti rispetto al recente passato. Finalmente arrivano risposte concrete alle nostre richieste. Non possiamo che confidare che tutto quello che oggi ci è stato annunciato oralmente, abbia un concreto seguito, e su queste basi siamo certamente disponibili, beninteso sempre che tutto ciò si traduca effettivamente in norme scritte, in grado di sancire ciò che noi chiediamo, e quindi un contratto idoneo a porre le basi per una nuova storia degli infermieri e dei professionisti sanitari italiani”, ha detto il presidente del sindacato Antonio De Palma.

04 febbraio 2022
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