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Prevenzione sui luoghi di lavoro. Fno Tsrm Pstrp: “Firmato a Rimini il protocollo nazionale”


“La prevenzione… è la soluzione”. Il documento pubblico sottoscritto dai Presidenti delle Commissioni di albo dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro sottolinea come la sicurezza dei luoghi di lavoro sia un presupposto fondamentale per garantire questo diritto; ma come, purtroppo, ancora oggi le morti sul lavoro e gli infortuni gravi rappresentino “per un Paese moderno, una piaga sociale”.

03 OTT -

È stato ufficialmente presentato a Rimini, all’interno del terzo Congresso nazionale Fno, Tsrm e Pstrp, il documento “La prevenzione… è la soluzione”.

Si tratta di un documento di posizionamento pubblico, promosso dalla Commissione di albo nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, sostenuto dai Presidenti delle rispettive Commissioni di albo territoriali e presentato dal Presidente della medesima Commissione di albo nazionale, Maurizio Di Giusto e dalla Presidente Fno Tsrm e Pstrp, Teresa Calandra, preliminarmente all’apertura del terzo Congresso nazionale Fno Tsrm e Pstrp.

Partendo dall’articolo 4 della Costituzione della Repubblica, che “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto... “, il documento sottolinea come la sicurezza dei luoghi di lavoro sia un presupposto fondamentale per garantire questo diritto; ma come, purtroppo, ancora oggi le morti sul lavoro e gli infortuni gravi rappresentino “per un Paese moderno, una piaga sociale”. Pochi, drammatici numeri lo confermano: nel bilancio provvisorio del 2022 (fonte INAIL febbraio 2023) sono stati denunciati, anche con danni permanenti, 697.773 infortuni sul lavoro (+25,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), di cui 1.090 con esito mortale e con un considerevole e costante aumento negli anni delle patologie di origine professionale che sono state 60.774. Un recente studio associa inoltre circa il 3% delle patologie tumorali a fattori lavoro correlati che nel 2021 hanno interessato 377.000 persone, con un numero di decessi di 181.330.


Dunque, i firmatari del documento sostengono che “ci vuole il coraggio del cambiamento, il coraggio di un sistema che non si basi in maniera esclusiva sulla dicotomia inadeguatezza-sanzione e/o sull’inasprimento delle stesse, ma che dia centralità a efficaci ed efficienti azioni di prevenzione primaria che coinvolgano tutti i portatori d’interesse, verso l’obiettivo comune di tutelare la salubrità degli ambienti di lavoro ovvero la salute e la sicurezza dei lavoratori, affinché ciascuno di essi, di noi, possa ogni sera tornare a casa ed ai propri affetti senza le conseguenze di un lavoro non sicuro o espresso in condizioni di disagio, ossia garantendo a ciascuno quel diritto legittimo ed universale ad un lavoro “salubre” e “sicuro”.

Ecco allora l’impegno pubblico e comune a promuovere e condividere 11 punti dai quali partire per cercare di realizzare davvero questo cambiamento.
- Far crescere la cultura della prevenzione e della sicurezza nei cittadini di domani
- Migliorare la percezione del rischio, nei lavoratori e nelle figure della sicurezza aziendale, per ridurre gli errori umani
- Detrarre dagli imponibili delle aziende il 120% degli investimenti tesi ad implementare la salute e sicurezza dei lavoratori e sostenere le imprese
- Implementare gli organici dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie in rapporto al numero di imprese presenti sul territorio
- Riformare, in maniera riservata, l'accesso a figure chiave della sicurezza nelle aziende e nei cantieri temporanei e mobili (RSPP, ASPP, CSP, CSE, ecc.)
- Favorire e supportare le associazioni datoriali all’implementazione di servizi in materia di prevenzione e sicurezza per i propri associati
- Prevedere qualità e riscontro di efficacia della formazione obbligatoria anche con nuovi modelli formativi superando l'esclusivo sistema certificativo
- Attivare all’interno delle aziende sanitarie spazi di confronto attivo sui temi della salute e sicurezza a supporto delle piccole imprese e classi di rischio.
- Investire in maniera concreta sui Piani mirati di prevenzione, quali strumenti proattivi di condivisione degli interventi di prevenzione
- Attivare il completamento del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP)
- Attivare un Osservatorio permanente istituzionale sui temi e sulle iniziative da porre in essere in materia di Prevenzione salute e sicurezza sul lavoro.

Il documento di posizionamento sarà ora condiviso tra tutti i portatori d’interesse affinché chiunque, condividendo il medesimo impegno, lo possa sottoscrivere attivandoci insieme a favorire le azioni essenziali a garantire il diritto di tutti ad un luogo di lavoro salubre e sicuro.



03 ottobre 2023
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