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Rapporto Ania. Obiettivo risarcimento: "No a conflitto con medici, ma tutela diritti del cittadino"


Così il presidente Roberto Simoni risponde a quanto pubblicato ieri nel rapporto. Anzi, per ridurre ridurre la "litigiosità" con la categoria medica, Obiettivo risarcimento torna a rilanciare la sua proposta sull'esperienza dell'Rc Auto: dare l'opportunità di azione diretta verso l'ente assicurativo".

25 LUG - "Apprezziamo e condividiamo l'importanza del dibattito in corso sia in sede parlamentare, nel percorso di conversione del Decreto Legge 90 del 2014, sia tra i soggetti coinvolti, in primi l’Ania (che oggi ha presentato un rapporto in merito), sulla necessità di una copertura assicurativa sia per i medici che per i professionisti a tutela della professione e dei pazienti, e condividiamo la necessita di rivedere il panorama delle coperture assicurative. Nel merito, però, contestiamo che il diritto del cittadino ad essere risarcito in base ad un danno subito per malpractice sanitaria venga confuso con la litigiosità o come “guerra senza esclusione di colpi” tra medici e avvocati. come evidenziato nel rapporto Ania presentato oggi". Così il presidente Roberto Simoni ha commentato quanto pubblicato ieri nel rapporto presentato dall'Ania.

"Poiché viene espressamente citata Obiettivo Risarcimento si ribadisce che essa non è un team di avvocati, ma una società composta di medici, legali e tecnici, che si occupa di tutoring dei danni alla persona finalizzata all’ottenimento di un giusto risarcimento anche dopo un danno da malpractice, con un metodo innovativo altamente innovativo: seleziona attentamente i casi da seguire, approfondendo solo il 10% delle 8000 richieste che arrivano ogni anno (dati 2013). E per quelli effettivamente gestiti, alla fine, ottiene un risarcimento nel 98,6% dei casi - ha proseguito Simoni -. Tutto questo senza nessun costo per il paziente, se non dopo l’eventuale riconoscimento del danno di malpractice. Un meccanismo ad evidente vantaggio delle classi sociali più deboli, ma che facilita anche il lavoro dei tribunali e snellisce la macchina della giustizia".

"La professione medica va tutelata, ma vanno tutelati ancor di più i cittadini e il loro diritto ad essere curati e risarciti in caso di manifesto errore, perché molto spesso il risarcimento è l’unica risorsa economica per chi, destinato a rimanere malato o infermo per una vita intera, deve affrontare le spese di cura e assistenza. Inoltre - ha concluso il presidente di Obiettivo risarcimento - per ridurre la litigiosità Obiettivo Risarcimento rilancia la proposta, di cui Ania è già a conoscenza per l’esperienza dell’Rc auto, ovvero dare l'opportunità di azione diretta verso l'ente assicurativo".

25 luglio 2014
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