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La mia giornata all’Oms

di Manlio Converti

12 OTT - Gentile Direttore,
è stata un'avventura incredibile andare all'OMS a Ginevra per la Giornata Mondiale della Salute Mentale o meglio per il mh-GAP, cioè seguire i lavori sull'analisi planetaria del GAP in Salute Mentale. La Salute Mentale, non la Psichiatria, e quindi la ricerca di collaborazione da parte della Società Civile ovunque nel mondo per combattere lo Stigma su tutte le numerose patologie mentali, che oggi causano emarginazione, laddove è l'emarginazione a sua volta a causare sofferenze ed a impedire in ogni caso la cura delle medesime.
 
Su Apple è già possibile scaricare la APP che si chiama mh-GAP, per promuovere la Salute Mentale praticamente a tutta la popolazione mondiale. Le azioni proposte sono state numerose, discusse in piccoli gruppi, dove anche un completo Outsider come me, invitato per caso dopo aver posto una domanda  attraverso il modulo di contatto dell'OMS, ha avuto diritto di parola, perfino nella sessione globale, finendo per modificare nel mio piccolo i rapporti finali.
 
1) Interventi Psicologici
2) Demenza
3) Diritti Umani
4) Prevenzione Suicidio
5) Self Help e Nuove Tecnologie
6) Adolescenti
7) Longevità dei Sofferenti Psichici
8) Messa in Atto dei Progetti mh-GAP
 
Sono arrivato all'OMS per caso, subito disprezzato dai professori di Trieste ed Udine, per il tema che porto avanti in questi contesti, che si sono allontanati da me come avessi la peste: gli unici ad ignorarmi ed evitarmi perfino nei momenti di convivialità. Eppure loro presentavano un progetto importantissimo un convegno internazionale a Trieste dal 15 al 18 novembre sui Diritti e l'Opportunità di avere una Vita  Completa. Eppure su questo l'OMS è chiara: NON LASCIATE NESSUNO INDIETRO.
 
Grazie ad un amico interno, che ho scoperto con le chat, ho trovato subito il Dipartimento che tratta le questioni di Genere,  sotto l'area del Materno Infantile,  la cui definizione, a differenza di quanto riportato nei documenti ufficiali italiani, è definitivamente quella che include “tutte le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi, che subiscano discriminazione, esclusione sociale o stigma, sulla base delle differenze che non li fanno includere nella rigida divisione binaria di ogni diversa società civile”.
 
Esplicitamente anche le persone Lgbt con i loro bisogni sanitari ed il contrasto all'emarginazione ed allo stigma. D'altra parte esistono review internazionali sul bullismo omofobico, che colpisce tutti indipendentemente dall'orientamento sessuale e che aumenta di tre volte il rischio suicidario e le altre patologie ansioso depressive nelle persone Lgbt.
 
E' scritto a chiare lettere che c'è un grave aumento di patologie, quindi anche di Malattie Mentali se è presente l'esclusione sociale, lo stigma o la discriminazione. Su queste basi si produce la Malattia Psichica o la si Peggiora o la si rende impossibile curarla.
 
Un'emozione incredibile, con l'Apartheid vero e proprio subito sulla mia pelle fino all'ultimo, come nei primi anni di specializzazione negli anni novanta. Io ero fuori contesto e lo sapevo, ma con orgoglio ho spiegato ai miei vicini, quando hanno parlato i Professori di Trieste e Udine, che abbiamo chiuso tutti i Manicomi in Italia, e che dovrebbero farlo tutti in ogni Paese del Mondo.
 
Sono entrambe battaglie che vale la pena combattere, perché il diritto di vivere in società senza discriminazione, stigma ed esclusione sociale vale per i sofferenti psichici come per le persone lgbt (che tra l'altro soffrono sì di patologie psichiatriche, ma come tutti quanti).
 
Non esistono invece Fondi Economici sufficienti in Sanità e di questo si sono lamentati l'86% dei presenti, praticamente tutti i delegati che lavorano effettivamente nella sanità tranne i politici presenti.
 
In Italia dobbiamo solamente avere il coraggio di fare rete ed ovviamente di investire in Salute Mentale e Medicina di Genere Lgbt senza paura di parlare di Malattie Psichiatriche o di Sex Orienteering, usando tutti i mezzi di comunicazione di massa e i social media, come la APP mh-GAP in modo corretto, invece di abusarne per perpetrare razzismo o omofobia.
 
Un'emozione indimenticabile, le dico.
 
Manlio Converti
Psichiatra e Attivista Lgbt

12 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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