Quotidiano on line
di informazione sanitaria
28 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Ambulanze senza medico. Il caso Chiavenna: ecco come è andata realmente

di Alberto Zoli (Dg Areu Lombardia)

14 DIC - Gentile Direttore,
nell’ambito della discussione sulla presenza o meno del medico a bordo dei mezzi di soccorso, che ha visto molteplici autorevoli contributi, si fa continuamente riferimento al caso della ragazza deceduta a Chiavenna lo scorso 24 ottobre, considerato un caso esemplare per dimostrare che senza medico a bordo (la ragazza è stata soccorsa da un Mezzo Sanitario di Base con soccorritori, un Mezzo di Soccorso Avanzato con soccorritore e infermiere, un elicottero HEMS) si provocano “danni irreparabili”.

Ci vediamo costretti, a questo punto, a proporre la ricostruzione di come sono andate realmente le cose; ricostruzione che peraltro è stata effettuata da AREU nell’immediatezza e trasmessa dall’Assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Giulio Gallera.

E dunque:
• l’infermiere ha messo in atto tutte le manovre rianimatorie somministrando i farmaci adeguati sotto il controllo e la responsabilità del medico presente nella Sala Operativa di competenza. Le terapie sono le stesse che avrebbe praticato un medico rianimatore esperto. La “centralizzazione” verso il centro ospedaliero più idoneo è stata effettuata con l’elicottero;

• nella situazione di acuzie il percorso obbligato, per garantire alla paziente residuali possibilità di salvezza in relazione al quadro clinico-anamnestico estremamente compromesso, era pertanto la stabilizzazione sul posto e il trasferimento in elisoccorso presso un Centro di alta specializzazione con ECMO (Extra Corporeal Membrane Oxygenation).

Per concludere, e augurandoci che il triste caso della ragazza di Chiavenna non venga più citato a sproposito, confermiamo che:
• continueremo ad adottare, in presenza di casi simili, il medesimo approccio organizzativo, che offre al cittadino le migliori garanzie di sicurezza e adeguatezza dell’intervento;

• le possibilità di sopravvivenza dei pazienti critici soccorsi dal sistema dell’emergenza sono strettamente collegate alle modalità dell’intervento, garantita da una adeguata e complessa organizzazione, e non alla singola figura sanitaria che se ne fa carico. Su questa “qualità” dovrebbero secondo noi concentrarsi gli sforzi di tutti e le autorevoli discussioni.

Alberto Zoli
Direttore Generale Areu Lombardia


14 dicembre 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy