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Fibrillazione atriale, Estar (Toscana) sigla il primo accordo in Italia, basato sull’esito clinico


In Toscana il primo esempio sperimentale di gara innovativa: nel punteggio sulla qualità anche l’esito clinico dell’intervento terapeutico. Il modello basato sulla massimizzazione del rapporto tra costo ed efficacia concreta dei dispositivi medici è stato illustrato, oggi, al Forum Risk Management, in occasione di un webinar dal titolo “outcome based procurement: dal dire al fare”

18 DIC - Siglato il primo accordo in Italia di procurement basato sul valore tra Estar, centrale di committenza regionale toscana e Medtronic, azienda leader di dispositivi medici, sul trattamento della fibrillazione atriale.
 
Si tratta del primo esempio nel nostro Paese di una gara basata sull’esito clinico che contribuisce alla trasformazione verso una sanità basata sul valore, ponendo al centro il paziente e i suoi bisogni in un Sistema Sanitario che oggi paga per volumi di prestazioni.
 
Estar infatti applica per la prima volta in Italia la metodologia ‘value-based’ (basata sul valore), fino ad ora riservata al settore farmaco, anche a gare di dispositivi medici. Un’esperienza unica nel panorama italiano pubblico che consente, a seguito di una aggiudicazione di gara, l’acquisto non solo del prodotto, ma anche dell’esito di salute ad esso associato.
 
La nuova modalità è di gara stato illustrata, oggi, al Forum Risk Management, in occasione di un webinar dal titolo “outcome based procurement: dal dire al fare” nel corso del quale è stata illustrata anche un’ulteriore nuova metodologia definita “net monetary benefit” (beneficio monetario netto), finalizzata alla valorizzazione del beneficio clinico, prodotto dal dispositivo medico oggetto della gara (come reti chirurgiche e stent carotidei), senza limitare la valutazione delle caratteristiche tecniche come nelle gare ‘vecchia maniera’.
 
“Si tratta di un nuovo modello di acquisto, che valuta non solo la qualità intrinseca del dispositivo medico, ma quanta salute produce per il paziente il dispositivo stesso – spiega Monica Piovi, direttore generale di Estar, Ente per il supporto tecnico amministrativo regionale – il nuovo modello viene applicato nel settore della fibrillazione atriale tramite la sottoscrizione di un contratto di fornitura di elettrocateteri per crioablazione delle vene polmonari”.
“Nel contratto l’operatore economico si è impegnato ad assumersi il rischio di un’eventuale inefficacia della terapia sulla popolazione di pazienti affetti da fibrillazione atriale, candidabili a procedura di crioablazione – prosegue Piovi – è una gara innovativa, che incorpora nel punteggio sulla qualità anche l’efficacia clinica dell’intervento terapeutico”.
 
Con questa nuova modalità di gara, l’operatore economico si impegna a riconoscere al Sistema Sanitario Regionale kit gratuiti il cui valore economico è pari al costo dell’elettrocatetere, utilizzato fino a un massimo del 15% rispetto al numero dei pazienti, trattati nei 12 mesi. A tale scopo è prevista l’attivazione di un Registro web based, per monitorare gli esiti di salute della popolazione, trattata con i dispositivi contrattualizzati.
 
 
L’ambito di applicazione è la fibrillazione atriale. Nello specifico l’accordo coinvolge le 5 Aziende Ospedaliere che acquistano la tecnologia per la crioablazione Cryo, tramite Estar (Aou Santa Chiara Pisa Cisanello, Aou Careggi (FI), Ospedale della Misericordia, Grosseto, Ospedale Apuane, Massa, Pisa CNR) in una gara basata sull’esito in cui Medtronic si assume il rischio di un’eventuale inefficacia della terapia - misurata tramite il così detto REDO (ossia la necessità di un’ablazione ripetuta in presenza di recidiva di FA entro e non oltre 12 mesi dalla procedura indice) - e la relativa disponibilità, nei casi documentati, a riconoscere all’Azienda Ospedaliera un payout .
 
Attraverso la sperimentazione di forme contrattuali che prevedono l’inserimento della variabile di valutazione dell’esito nel rapporto fra operatore economico e centrale d’acquisto è stato possibile massimizzare il rapporto tra il costo e l’efficacia della tecnologia, ovvero il Value for Money realmente misurabile, attraverso un approccio concreto outcome based.
 
Il processo decisionale che ha portato all’adozione su scala regionale della procedura di valutazione degli esiti è stato, pertanto, frutto di una evoluzione significativa nella definizione dei fabbisogni degli enti sanitari, che ha visto come capofila l’Aou Pisana attraverso un approccio multidisciplinare e sinergico tra clinici e direzione faramacia e gestione dei dispositivi medici.
 
“Questo accordo rappresenta un passo importante verso l’evoluzione di modelli basati sull’esito clinico – ha detto Guido Beccagutti, Value Access & Policy Director Medtronic Italia – con cui stiamo provando a superare le tradizionali barriere all’accesso dell’innovazione tecnologica. Un modello in cui l’azienda condivide con i provider la responsabilità diretta di costi ed esiti, configurando un nuovo ecosistema che pone il paziente al centro e che ha l’obiettivo di offrire cure migliori e sostenibili per il Sistema”.

18 dicembre 2020
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