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Droga “Krokodil”, nessun caso in Italia


È quanto assicura il Dipartimento nazionale antidroga dopo gli allarmi dei giorni scorsi che parlavano di “droga killer in arrivo”. La sostanza molto diffusa in Russia può provocare, quando viene iniettata, gravi infezioni che rendono la pelle ruvida e squamosa come quella di un coccodrillo.

30 AGO - Non è arrivata in Italia “Krokodil” la nuova sostanza stupefacente molto pericolosa e diffusa in Russia. Una droga dal nome eloquente: infatti, quando viene iniettata può provocare gravi infezioni che rendono la pelle ruvida e squamosa come quella di un coccodrillo creando ulcerazioni profonde e invasive che possono portare anche alla morte.
È quanto ha assicurato il Dipartimento nazionale antidroga che, dopo gli allarmi dei giorni scorsi sulla “droga killer in arrivo”, sta monitorando il fenomeno tramite il Sistema nazionale di allerta.
Si tratterebbe, secondo le informazioni assunte dal Dpa, di una sostanza stupefacente molto pericolosa, ottenuta attraverso un procedimento di “cottura” della codeina contenuta in alcune compresse utilizzate per l’emicrania. La sua assunzione sembra stia diventando frequente in Russia, Bielorussia e in Ucraina, soprattutto perche la droga così ottenuta avrebbe costi più ridotti rispetto all’eroina anche se effetti inferiori.
 
Il Krokodil, preparato in condizioni igieniche sanitarie estremamente precarie, presenta cariche batteriche virali elevatissime con agenti microbici in grado di dare infezioni locali nel punto di iniezione fortemente infettanti dei tessuti molli e delle fasce muscolari, con una desquamazione e corrosione infettiva profonda della pelle, per poi per dare origini a ulcerazioni profonde e invasive che possono portare anche alla sepsi generalizzata con morte della persona.
 
“Siamo di fronte ad mix di sostanze molto pericoloso – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – che dopo essere stato ‘cucinato’ a domicilio viene iniettato per endovena dai tossicodipendenti, immediatamente con gravi ed irreparabili danni ai tessuti. Fortunatamente per quanto riguarda Italia non è stato segnalato nessun caso e tramite il Sistema nazionale di allerta stiamo monitorando costantemente il fenomeno. Vogliamo comunque – ha aggiunto – ricordare ai consumatori di evitare qualsiasi assunzione di questa sostanza in caso ne venissero in contatto, e agli operatori di segnalare immediatamente eventuali casi riscontrati al Sistema di Allerta attivando contemporaneamente opportune cure antibiotiche in ambiente specialistico. Si ricorda infine che nel nostro Paese sia la desomorfina che la codeina sono presenti nelle tabelle delle sostanze stupefacenti del Dpr 309/90. L’attenzione del Dpa, anche su questo tipo di droga resta comunque altissima”.

30 agosto 2012
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