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Suicidi. Diminuiscono quelli per motivi economici. Ma attenzione ai giovani


Sono 120 i ragazzi che ogni anno si tolgono la vita. Per gli psichiatri colpa del consumo di alcol e stupefacenti, “che aumenta l'impulsività”. Sempre meno, invece, le persone che si uccidono per problemi economici. La principale causa di suicidio resta la malattia che, in 4 casi su 5, è di natura psichiatrica.

09 OTT - Nonostante i fatti di cronaca degli ultimi mesi facciano pensare il contrario, nel 2012 finora ci sono stati meno suicidi per motivi economici rispetto a quanto avvenuto tra il 2008 e 2010. Da gennaio a maggio di quest'anno sono state infatti 38 le persone che si sono tolte la vita per cause economiche, e si stima che entro la fine dell'anno saranno in totale circa 110. Meno quindi del 2010, dove erano state 187, e in calo del 5,5% rispetto all'anno precedente. E' questo uno dei dati presentati da Claudio Mencacci, presidente del Congresso della Società italiana di psichiatria, in corso a Milano, e direttore del dipartimento di Psichiatria dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano.

La crisi economica globale e italiana  “ha portato ad un aumento dei suicidi per ragioni economiche – commenta Mencacci – tra il 2008 e 2010. In quel periodo il tasso di suicidi e tentati suicidi è aumentato di cinque volte e si stima un eccesso di 290 suicidi e tentati suicidi correlati alla recessione economica”. Secondo i dati presentati infatti, nel 2009 i suicidi complessivamente sono stati 2.986, con un aumento del 5,6% rispetto al 2008 (2.828 casi). Tra i disoccupati nel 2009 i suicidi sono stati 357, con una crescita del 37,3% rispetto ai 260 casi del 2008, e quelli per ragioni economiche 198 (+32% rispetto al 2008 e +67,8% rispetto al 2007). Dal 2010 invece i suicidi per ragioni finanziarie hanno iniziato lentamente a calare, nonostante l'inasprirsi della crisi economica.

“Bisogna considerare che la maggior parte dei suicidi che avviene ogni anno in Italia – spiega Mencacci – ha come causa principale la malattia, che in 4 casi su 5 è di natura psichiatrica. Seguono, a parecchia distanza, le motivazioni affettive (perdite, separazioni), e ancora dopo i motivi finanziari. In linea generale comunque l'Italia rimane un Paese a basso rischio suicidario: abbiamo una media del 6%, contro valori europei del 10%”.

Quelli che invece sono in aumento sono i suicidi tra gli adolescenti legati all'abuso di alcol e droghe. Secondo le stime sono 30mila infatti i giovanissimi italiani che ogni anno, in preda al disagio di vivere, tentano di togliersi la vita, mentre si ipotizza che siano addirittura dieci volte di più i ragazzi e le ragazze che almeno una volta hanno pensato al suicidio. Sono circa 120 quelli che invece ogni anno riescono nel loro intento. “L'aumento dei tentati suicidi negli adolescenti – suggerisce Mencacci – è legato in modo esponenziale al consumo di sostanze stupefacenti, che aumentano l'impulsività”.

Secondo i dati presentati al congresso si stima che circa un milione di ragazzi e ragazze fra i 14 e i 18 anni faccia uso di alcol e droghe, rischiando di scivolare nell'abuso e nella dipendenza. Il 20 % dei giovani dai 15 ai 34 anni ha fatto o fa uso di ecstasy, il 23% ha provato la cannabis, il 2% la cocaina. Otto ragazzi su dieci bevono alcol, il cui consumo in giovane età si associa anche a un maggior rischio di abuso di sostanze, droghe e disturbi depressivi nella vita adulta e secondo l'Istat proprio fra i 14 e i 16 anni si stanno registrando i maggiori incrementi nel consumo di bevande alcoliche.

“Non abbiamo dati italiani precisi sui comportamenti a rischio in adolescenza – aggiunge Massimo Clerici, docente di psichiatria all'università di Milano-Bicocca – ma è vediamo che il consumo di alcol anche nel nostro Paese sta aumentando nella fascia d'età giovanile e che il primo incontro con un alcolico è sempre più precoce. Crescono inoltre i tentativi di suicidio e comportamenti parasuicidari ad alto rischio a cui purtroppo si dà ancora poca importanza, come la 'moda' di procurarsi volontariamente ferite e tagli. In tutti questi casi ci sono disturbi dell'autocontrollo e impulsività che possono essere acuiti dall'abuso di sostanze e da patologie mentali sottostanti”.

Alcol e sostanze spesso si sommano a disagi psicologici degli adolescenti, con conseguenze deleterie: gli esperti stimano infatti che uno su tre soffra di ansia, quasi il 15 % di disturbi dell'umore che nella maggioranza dei casi compaiono intorno ai 13 anni. In alcuni casi sono proprio le sostanze stupefacenti a portare a galla il malessere psichico, in altri accade l'inverso. Ma quando i fattori si sommano l'effetto può essere devastante e portare a comportamenti auto ed eteroaggressivi.

Così si ritiene ad esempio che dal 5 al 15% degli adolescenti pensi al suicidio, mentre ogni anno tenta di togliersi la vita circa l'1 % dei ragazzi; il 10% riprova nel giro di sei mesi dal primo tentativo, il 40% entro meno di due anni. I decessi per suicidio in Italia sono circa 120 ogni anno, con i ragazzi che si tolgono la vita sei volte più spesso rispetto alle ragazze; si tratta della terza causa di morte nella fascia d'età adolescenziale.
 

09 ottobre 2012
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