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Sigarette elettroniche. Le associazioni di categoria: “La nuova tassa farà chiudere o scappare le aziende”


Perché distruggere un settore? È la domanda che si sono poste le associazioni Anafe, Life-Federcontribuenti e Fiesel-Confesercenti a seguito degli ultimi provvedimenti governativi relativi alla tassazione delle e-cig. "Un provvedimento iniquo e persecutorio per il quale siamo pronti ad adire alle vie giudiziarie".

12 DIC - Le associazioni di settore del comparto della sigarette elettroniche tuonano contro la nuova tassazione che scatterà dal 2014 su tutti i prodotti che compongono le e-cig. E lo hanno fatto in una conferenza stampa alla Camera dei deputati. In aperura il Presidente di Anafe-Confindustria, Massimiliano Mancini ha illustrato quali saranno gli impatti della legge che impone, a partire dal 1° gennaio 2014, una tassa del 58.5% su tutti i prodotti relativi al fumo elettronico: “la decisone di applicare un’imposta così elevata causerà la chiusura di tutte le aziende italiane produttrici, oppure non lascerà loro altra via che quella di rivolgersi esclusivamente agli altri Paesi membri dell’Unione Europea. L’Italia è l’unico paese ad aver applicato una simile imposta sulla sigaretta elettronica”.
 
“Il Decreto Ministeriale emanato dal ministero dell’Economia, chiamato ad implementare la tassazione, che ha introdotto una procedura talmente complessa da mettere in dubbio la reale fattibilità dell’entrata in vigore della tassazione al 1° gennaio 2014”. Un decreto, rileva inoltre, che doveva essere adottato entro il 31 ottobre ma che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale soltanto il 7 dicembre, “spingendo così la Corte dei Conti a sollevare perplessità sia sul ritardo di emanazione, sia sulla procedura di autorizzazione per la commercializzazione troppo complessa”.
“Un provvedimento iniquo e persecutorio – ha aggiunto Mancini – per il quale siamo pronti ad adire alle vie giudiziarie italiane ed europee”
 
Denuncia un impatto sui prezzi che renderà impossibile l’acquisto delle sigarette elettroniche, portando al collasso l’intera rete distributiva il Presidente di Fiesel-Confesercenti , associazione dei rivenditori di sigarette elettroniche,Massimiliano Federici: “Riceviamo centinaia di segnalazioni inoltrate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di esercenti paralizzati da un provvedimento lacunoso e incomprensibile”.
 
Alfonso Siano di LIFE-Federcontribuenti  ha parlato invece dell’accanimento contro il settore della sigaretta elettronica non solo governativo, ma anche mediatico “siamo riusciti a smentire le assurdità di chi attaccava la sigaretta elettronica bollandola come insicura e pericolosa, quando anche la comunità scientifica, con in testa l’ex ministro Veronesi, vede con interesse a questo prodotto”.
 
La bagarre sulla sigaretta elettronica mette a rischio anche i conti dello Stato che, dalla tassazione della sigaretta elettronica, rischia di non incassare un euro a causa delle tempistiche ristrette e soprattutto dell’eccessiva tassazione.
 
A dare man forte al settore delle sigarette elettroniche gli Onorevoli Lavagno (Sel), Prodani (M5S), Capozzolo (PD) e Abrignani (FI), i quali hanno illustrato i provvedimenti che intendono adottare in merito alla sigaretta elettronica. L’On. Capozzolo ha dichiarato che presenterà una mozione che denuncia la situazione e chiederà al Governo di sospendere immediatamente il provvedimento.
 
"Quello che è stato fatto – ha dichiarato Ignazio Abrignani, vicepresidente della Commissione Attività produttive - è un attacco sconsiderato al settore, ho presentato in merito una proposta di legge per rivedere la materia e sottoscriverò l'emendamento alla legge di Stabilità a firma del deputato del M5s Aris Prodani per dare sostegno al settore". Sul decreto attuativo predisposto dal ministero dell'Economia il 16 novembre 2013 che attua le nuove norme sulla tassazione e la vendita delle sigarette elettroniche, Abrignani ha aggiunto: "Il decreto ministeriale, che doveva essere pronto per il 31 ottobre 2013, e invece è stato pubblicato solo ora, contiene delle prescrizioni lunghe e rende impossibile l'attività del settore a partire dal 1°gennaio", quando dovrà entrare a regime la nuova tassazione.
 
"Tassazione illogica, eccessiva e depressiva nei confronti di un settore nato da poco in Italia". Sono le parole del deputato Sel Fabio Lavagno. Parole che riassumono anche le posizioni dei deputati Aris Prodani (M5s), Sabrina Capozzolo (Pd) e Ignazio Abrignani (Fi) presenti alla conferenza stampa. Sulla tassazione del settore - aggiunge Lavagno - "sono stati molti gli emendamenti presentati nei vari decreti che abbiamo esaminato negli ultimi mesi, ma tutti sono stati bocciati". A riguardo, anche alla legge di Stabilità è stata presentata una proposta di modifica che riguarda le e-cig: l'emendamento, a firma Aris Prodani ma che sarà sottoscritto anche da Pd, Fi e Sel, prevede un'imposta di fabbricazione sui liquidi delle sigarette elettroniche pari a 20 centesimi per millilitro. Tra le proposte - ha annunciato la deputata Sabrina Capozzolo - una mozione per chiedere al Governo di introdurre un altro tipo di tassazione. "Sottoscriverò anch'io - ha aggiunto - l'emendamento Prodani, c'è bisogno di modificare la tassazione, altrimenti rischiamo di far chiudere il settore". "Non deve essere - ha precisato Prodani (M5s) - una battaglia di bandiera, perché la politica deve dare risposte al mondo imprenditoriale che deve creare le condizioni per lo sviluppo per un settore che sta crescendo. Chi vuole fare impresa deve avere delle regole chiare e semplici".
 
Il Sostegno per il settore e la valutazione che quello nei confronti delle sigarette elettroniche sia un attacco ingiusto sono arrivati anche da due noti esponenti del mondo dello spettacolo, Rita Dalla Chiesa e Nino Formicola in arte “Gaspare” intervenuti alla conferenza stampa.
 “Come madre e come amica, vorrei che i miei figli ed i miei amici smettessero di fumare – ha affermato la conduttrice Rita Dalla Chiesa - . Ma si sta facendo di tutto per bloccare le sigarette elettroniche, ed io proprio non ne capisco il motivo. A chi danno fastidio? Penso che tutti debbano avere la libertà di poter scegliere di utilizzare le sigarette elettroniche e, per farlo, di trovarle dappertutto. Io non fumo, ma la mia oramai è diventata una battaglia di principio, anche perché se il Professor Veronesi ha detto che le sigarette elettroniche possono aiutare i fumatori di sigarette tradizionali non capisco per quale ragione non dobbiamo credergli”.
 
 Gaspare invece si è chiesto e ha chiesto: “chi sono le persone che hanno provato a proibire la sigaretta elettronica? vorrei comprendere i meccanismi mentali che li hanno spinti a fare una fesseria di queste proporzioni. Sono stato un grandissimo fumatore, grazie alle sigarette elettroniche ho ridotto in maniera drastica il mio modo di fumare, e aggiungo un carico da 20: il mio socio è morto un mese fa di cancro ai polmoni.  Se persone come Veronesi hanno detto ‘ragazzi fate fumare le sigarette elettroniche’ e poi qualche cretino va a dire che queste istigano i ragazzini ad iniziare a fumare, direi loro di andare a vedere le piantagioni di marjuana nella cantina di casa, invece di attaccare le sigaretta elettronica!”.

12 dicembre 2013
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