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“Non perdiamoci la vista” 2014. Oltre 5mila controlli durante la campagna della Iapb Italia sulle maculopatie


Inoltre, quasi 16mila i cittadini che, attraverso un contatto diretto, hanno ricevuto informazioni sulle maculopatie. Questi i principali risultati della campagna di informazione e prevenzione sulle patologie della retina, che ha coinvolto per tutto il mese di novembre Lombardia, Lazio e Sicilia. Nel 2015 l’iniziativa itinerante toccherà altre regioni della penisola.

03 DIC - Si è conclusa la Campagna “Non perdiamoci la vista” promossa dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus, in collaborazione con Novartis. Sei Unità Mobili Oftalmiche (Umo) hanno presidiato le piazze di 30 città in Lombardia, Lazio e Sicilia per offrire ai cittadini informazioni sulle maculopatie e esami gratuiti del fondo oculare finalizzati ad accertare eventuali segni di insorgenza della Degenerazione Maculare Legata all’Età, patologia invalidante che colpisce prevalentemente dopo i 55 anni compromettendo il centro della retina, parte funzionale dell’occhio e responsabile della visione distinta. Il riconoscimento precoce dei campanelli d’allarme può consentire di arrestare il progredire della malattia nelle forme più gravi prevenendo la grave ipovisione.

La campagna è stata accolta favorevolmente dalla cittadinanza e l’affluenza è stata sempre numerosa ed entusiastica, nonostante condizioni meteorologiche spesso avverse. In totale, nelle tre regioni coinvolte (Lombardia, Lazio e Sicilia), in meno di un mese sono stati effettuati 5.047 screening gratuiti del fondo oculare, 2.330 su donne e 2.717 su uomini con età media di 66 anni. Complessivamente, sono stati rilevati segni di maculopatia, dalle forme più lievi a quelle più importanti, in oltre un terzo delle persone sottoposte alla valutazione.

“Il dato più importante emerso dalla campagna - sottolinea Edoardo Midena, Direttore Clinica Oculistica, Azienda Ospedaliera-Università di Padova e responsabile del centro di supporto in remoto al personale sanitario presente sulle Unità Mobili Oftalmiche – è che in circa il 20% dei casi sono stati rilevati segni precoci (o molto iniziali) della maculopatia, spesso in assenza di sintomi. A queste persone è stato raccomandato di effettuare controlli periodici che consentiranno, in caso di necessità, di valutare eventuali interventi per prevenire la progressione della malattia verso le forme più gravi, preservando il più a lungo possibile la funzione visiva”.
 
Lo staff presente nelle piazze a supporto dei clinici ha fornito, inoltre, informazioni a 15.992 persone, distribuendo opuscoli informativi sulla Degenerazione Maculare Legata all’Età e su altre importanti patologie oculari dell’adulto. Quasi 4.000 le chiamate al Numero Verde, tra cui molte richieste di estendere la campagna a livello nazionale.
 
“Siamo molto contenti del successo di questa iniziativa, che testimonia la crescente sensibilità della popolazione italiana riguardo ai problemi della salute oculare – dichiara Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità –. Soprattutto nel caso di patologie come le maculopatie, fortemente invalidanti e spesso difficili da riconoscere, iniziative come queste sono fondamentali per diffondere conoscenza, favorire la diagnosi precoce e accrescere l’attenzione delle istituzioni, fornendo un aiuto importante nella lotta alla cecità evitabile. La campagna ha coinvolto tutti gli interlocutori di riferimento, oculisti, medici di medicina generale, media,opinion leader, pazienti e opinione pubblica: solo in questo modo è possibile creare nel nostro Paese una vera cultura della prevenzione dei disturbi visivi”.

La Campagna “Non perdiamoci la vista” tornerà nelle piazze delle città italiane nel corso del 2015, toccando altre regioni nella penisola. 

03 dicembre 2014
© Riproduzione riservata

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