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Ogm. “Libera tutti” dal Parlamento Ue: “Stati potranno decidere se limitarli o vietarli del tutto”


L'Aula di Strasburgo ha approvato oggi le nuove misure che danno la possibilità ad ogni Paese membro di decidere se vietare o limitare le coltivazioni transgeniche anche se consentite nell’Unione. Le nuove norme entreranno in vigore a primavera. 

13 GEN - Dopo 5 anni di tira e molla, il Parlamento europeo ha approvato oggi con 480 voti favorevoli, 159 voti contrari e 58 astensioni, la nuova legislazione per permettere agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di colture contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio, anche se consentito a livello europeo. La legislazione, che entrerà in vigore nella primavera 2015, informalmente era stata concordata dal Parlamento e dal Consiglio nel mese di dicembre (originariamente era stata presentata nel 2010, ma era rimasta in sospeso a causa di un disaccordo tra Stati membri a favore e contrari). Tra le obiezioni, per cui hanno votato contro M5S e Verdi quelle per cui saranno più facili le autorizzazioni per chi vorrà coltivare OGM.

"Questo accordo garantirà una maggiore flessibilità per gli Stati membri che desiderano limitare la coltivazione di OGM sul loro territorio. Servirà, inoltre, da indicatore per un dibattito che è tutt'altro che terminato tra posizioni pro e anti-OGM", ha dichiarato la relatrice Frédérique Ries (ALDE, BE). "Per quanto riguarda i passi successivi, ripongo la mia fiducia nell'impegno formale del Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker per rafforzare il processo democratico sugli OGM in Europa e garantire che la ricerca sia realmente indipendente", ha aggiunto. Ad oggi, si legge nella nota del Parlamento Ue “il mais MON810 è attualmente l'unica coltura GM autorizzata e coltivata nell'UE (prinicipalmente in Spagna). La patata "Amflora" GM è stata vietata dal Tribunale dell'Unione europea nel 2013, dopo un iniziale via libera della Commissione europea”.
 
L'accordo siglato prevede inoltre che gli Stati membri dovrebbero “garantire che le colture OGM non contaminino altri prodotti e una particolare attenzione deve essere rivolta alla prevenzione della contaminazione transfrontaliera con i paesi vicini”.

 
 
Cosa prevedono le nuove misure:
Le nuove norme dovrebbero consentire agli Stati membri di vietare o limitare la coltivazione di OGM per ragioni di politica ambientale, diverse da quelle espresse nella valutazione dei rischi legati alla salute e all'ambiente effettuata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

Gli Stati membri potranno inoltre vietare le colture OGM per altri motivi, quali gli obiettivi di pianificazione urbana e rurale, l'impatto socio-economico, per evitare la presenza involontaria di OGM in altri prodotti, e gli obiettivi della politica agricola. I divieti potrebbero inoltre includere anche i gruppi di OGM designati in base alla varietà o alla caratteristica.

Prima che uno Stato membro possa adottare tali misure, la normativa prevede una procedura che permette all'azienda che coltiva l'OGM oggetto del processo di autorizzazione di esprimere il suo accordo alle restrizioni prevista all'immissione in commercio. Tuttavia, nel caso la società non sia d'accordo, lo Stato membro può imporre il divieto in maniera unilaterale.

13 gennaio 2015
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