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Ospedale Kunduz. Medici Senza Frontiere lancia petizione su attacco e chiede di “consentire investigazione indipendente”


L’organizzazione medico-umanitaria ha lanciato una petizione internazionale per chiedere al presidente Obama e agli Stati Uniti di dare il proprio consenso all’investigazione indipendente sul bombardamento dell’ospedale di MSF a Kunduz, in Afghanistan, avvenuto lo scorso 3 ottobre. “Avviare un’indagine imparziale sulla verità dei fatti”.

16 OTT - Medici Senza Frontiere (MSF) ha chiesto l’avvio di un’investigazione indipendente da parte della Commissione d’Inchiesta Umanitaria Internazionale (IHFFC) sui ripetuti bombardamenti contro l’ospedale, che hanno ucciso 12 operatori di MSF e 10 pazienti e ferito circa 40 persone. L’IHFFC è l’unico organo permanente specificamente istituito per investigare sulle violazioni del Diritto Internazionale Umanitario. Ora che l’IHFFC ha formalmente offerto i propri servizi, MSF chiede agli Stati Uniti e all’amministrazione Obama di dare il proprio consenso all’investigazione sul bombardamento dell’ospedale di Kunduz. Questo consenso è richiesto perché, a detta di MSF, si possa avviare un’investigazione imparziale sulla verità dei fatti.
La petizione è visibile al sito www.change.org/independentinvestigation.

“Il rispetto delle leggi della guerra è ciò che protegge il nostro staff e i nostri pazienti nelle zone di conflitto in tutto il mondo” ha dichiarato Jason Cone, direttore generale di MSF negli Stati Uniti. “Deve esserci un’investigazione indipendente e imparziale per accertare quanto accaduto nel terribile attacco contro il nostro ospedale. Chiediamo al presidente Obama di dare subito il proprio consenso all’investigazione della Commissione d’Inchiesta Umanitaria Internazionale. Consentire l’inchiesta è un passo cruciale perché il presidente Obama affermi l’impegno del governo americano nei confronti delle Convenzioni di Ginevra e dimostri che le forze armate statunitensi riconoscono e rispettano le strutture mediche come spazi protetti nell’ambito del Diritto Internazionale Umanitario.”

“Le esatte coordinate GPS dell’ospedale di MSF a Kunduz – fanno sapere da MSF Italia -, inaugurato quattro anni fa, erano state comunicate alle autorità americane e afghane a Washington e a Kabul nei giorni precedenti al bombardamento, e al momento dell’attacco l’ospedale ospitava circa 200 persone tra pazienti e personale medico”.

Gli Stati Uniti, la NATO e il governo afghano hanno avviato delle indagini, “ma è impossibile aspettarsi che le parti coinvolte nel conflitto portino avanti accertamenti indipendenti e imparziali su azioni militari che le vedono direttamente coinvolte” ribadiscono i medici umanitari”.

“Garantire che le strutture sanitarie siano spazi neutrali – proseguono da MSF Italia - e protetti dipende da un’investigazione indipendente. Senza il riconoscimento di questi principi, MSF e le altre organizzazioni umanitarie non potrebbero lavorare in zone di conflitto e in altre aree in cui dilaga la violenza. Non potremmo fornire le cure mediche di cui così tante persone hanno disperatamente bisogno”.

“L’appello di MSF – concludono in una nota i medici - non riguarda solo gli eventi di Kunduz e non è diretto soltanto agli Stati Uniti. È diretto a tutte le nazioni e a tutte le parti dei conflitti, ed è un’opportunità per tutti per riaffermare il proprio impegno nei confronti del Diritto Internazionale Umanitario, il diritto di organizzazioni come MSF di fornire cure mediche in modo indipendente e imparziale nelle zone di conflitto, e lo sforzo di portare almeno un po’ di umanità anche nelle peggiori circostanze, ora e in futuro. La petizione è un’iniziativa globale che verrà diffusa dalle sezioni di MSF in tutto il mondo”.

16 ottobre 2015
© Riproduzione riservata

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