Case di riposo. Nas: su 441 ispezioni, sigilli per 4 strutture, segnalati 4 infermieri abusivi
Centinaia di controlli nelle case di riposto di tutti Italia condotti dai carabinieri dei Nas in accordo con il ministero della Salute. Sono state 107 le strutture non risultati in regola con le normative del settore (22 al Nord, 50 al Centro e 35 al Sud Italia), 188 le violazioni registrate e 125 le persone segnalate (tra titolari ed operatori) alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie.
22 APR - I Carabinieri dei Nas dislocati sul territorio nazionale, in accordo con il ministero della Salute, hanno condotto un servizio di controllo e monitoraggio sulle strutture ricettive per anziani, verificando le autorizzazioni ed il rispetto delle prescrizioni, la sussistenza dei requisiti igienico sanitari, le condizioni di degenza degli ospiti, la corretta conservazione di cibi e farmaci, nonché la regolarità delle figure professionali (medici e infermieri) operanti.
Nella scorsa settimana, spiega una nota dei Nas, sono state ispezionate 441 attività, 107 delle quali sono risultate non in regola con le normative di settore (22 al Nord, 50 al Centro e 35 al Sud Italia). A quattro di queste (due nel Nord e due nel Sud Italia) i carabinieri hanno posto i sigilli perché abusive e prive di certificazione di abitabilità; 50 ospiti, di cui molti non autosufficienti, sono stati trasferiti presso altri complessi assistenziali.
Sono stati inoltre rilevati anche casi di assenza o presenza non adeguata di personale medico, infermieristico ed ausiliario e sequestrate diverse confezioni di farmaci scaduti e/o di provenienza ospedaliera, nonché decine di kg di alimenti privi di rintracciabilità.
Nel complesso, sono state rilevate 188 violazioni. 125 tra titolari ed operatori sono stati segnalati alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie, tra questi, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria quattro “falsi” infermieri per esercizio abusivo della professione sanitaria, poiché svolgevano attività infermieristica (anche mediante la somministrazione di terapie a soggetti non autosufficienti) in mancanza di titolo. “In questo particolare campo – sottolineano i carabinieri dei Nas -, i controlli possono diventare ancora più incisivi con la collaborazione dei congiunti che affidano i loro cari a strutture assistenziali. Occorre, pertanto, verificare preventivamente i requisiti delle cosiddette case di riposo: presenza di personale medico e infermieristico qualificato (anche controllando l’iscrizione all’albo professionale), pulizia dei locali, qualità del cibo somministrato, attività sociali e ricreative svolte” e “parlare con il proprio congiunto per cogliere situazioni di disagio”. Eventuali sospetti o dubbi possono essere segnalati al Comando dei NAS (06.59947111), al 112 o alle Stazioni Carabinieri.
22 aprile 2011
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