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Arezzo. Parte il progetto ‘Ospedale Verde’. Quando ambiente e sanità si incontrano

Meno consumi, emissioni e risparmio economico. Il tutto attraverso l’uso di nuove tecnologie. Queste le direttrici del progetto da 10 mln di euro che vede protagonista l’asl aretina e il ministero dell’Ambiente e che prevede l’adozione nelle strutture sanitarie di fonti rinnovabili, impianti di trigenerazione e molto altro.  

29 AGO - Si chiama ‘Ospedale Verde’, ed è il progetto da 10 milioni di euro in fase di realizzazione nelle strutture ospedaliere aretine promosso e finanziato dall’Asl di Arezzo, dalla Regione Toscana e dal ministero dell’Ambiente, che ha stanziato 3 milioni di euro.
 
Il progetto. Fonti rinnovabili, impianti di trigenerazione, illuminazione a basso consumo energetico e gestione controllata dei rifiuti e degli sprechi d’acqua. Questi i capisaldi del progetto che si pone l’obiettivo di ripensare gli edifici sanitari riducendone i costi energetici e le emissioni inquinanti.
 
A fare da apripista, ad un progetto che potrebbe anche essere replicato in futuro in altre realtà, saranno i cinque ospedali e i 60 edifici sanitari della provincia di Arezzo, strutture complesse e dispendiose quando si parla di costi energetici che, già dall’inizio dell’anno, sono in fase di modifica per consumare di meno. Il piano, della durata di tre anni, entro la fine del 2015 prevede l’autoproduzione di circa 50% dell’energia necessaria per le attività degli ospedali, la riduzione del 25% delle emissioni di CO2 e il risparmio annuo globale di circa 1,5 milioni di euro.
 
Ma ad Arezzo, come dicevamo, i lavori sono già iniziati. “Il primo impianto fotovoltaico da 47 kWp è già stato predisposto all’ospedale San Donato di Arezzo”, spiega  l’ingegnere Daniele Giorni, redattore del progetto e Energy manager dell’Asl. “Siamo partiti da una diagnosi dei consumi e dei loro costi – specifica Giorni – e abbiamo valutato quali potessero essere gli elementi da mettere in campo per ridurre emissioni, consumi e ottenere un risparmio economico”. Il progetto prevede due fasi. La prima è già in atto e attiene l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli ospedali e la sostituzione delle caldaie vecchie con modelli di ultima generazione. Nei prossimi mesi, si calcola che i 14 impianti fotovoltaici che verranno installati garantiranno una potenza complessiva di circa 500 kWp (il 2% dei consumi attuali, mentre i nuovi generatori di calore saranno dotati di sistemi di telecontrollo a distanza per evitare gli sprechi e gli esuberi). “La seconda fase – sottolinea Giorni - prevede l’installazione nei cinque ospedali della provincia di impianti di trigenerazione ad alta efficienza, alimentati a metano, che generano in maniera combinata energia elettrica, termica e frigorifera”.
 
“Innanzitutto va riconosciuto lo sforzo del ministero dell’Ambiente e della Regione Toscana che credono in questo nostro progetto”, spiega il direttore generale dell’Asl di Arezzo, Enrico Desideri. “Investire 7 milioni di euro ( 3 sono finanziati dal ministero) in questo progetto - precisa - ha richiesto uno sforzo notevole. Ma, considerando i risparmi futuri, che stimiamo nell’ordine di 1,5 milioni di euro tagliati ogni anno per l’acquisto d’energia, questa ci sembra la strada giusta da seguire. Voglio poi sottolineare che non solo con questo progetto troviamo un riscontro  in termini di risparmio economico, ma  ci permette anche d’inquinare di meno. Con i prossimi interventi, infatti, ridurremo del 25% le emissioni di CO2. Portandole, dalle attuali 27 mila tonnellate annue a 20 mila”. Non solo impianti fotovoltaici e di rigenerazione però, il piano ‘Ospedale Verde’ prevede al suiointerno anche il cosiddetto ‘Progetto Illumination’ che vedrà l’inserimento nell’ospedale San Donato della tecnologia Led in sostituzione dei corpi illuminati attuali. “Si tratta si un’operazione sperimentale che ha anche un valore di ricerca – illustra Desideri - . È la prima volta, infatti, che questo tipo di tecnologia viene utilizzata nei nostri ospedali. Nel corso degli anni, la sperimentazione potrà rivelare se i Led sono efficaci per i bisogni delle strutture sanitarie”.
Altro aspetto del progetto riguarda poi l’utilizzo di sistemi di monitoraggio sulle perdite d’acqua e su una gestione mirata del ciclo dei rifiuti. “Per l’acqua - continua il dg dell’Asl di Arezzo - abbiamo introdotto un sistema di allarme computerizzato che segnala le perdite, permettendoci d’intervenire per tempo per evitare che le risorse idriche vengano disperse. Per i rifiuti, invece, abbiamo inserito in tutte le nostre strutture un contatore che ci permette di monitorarli e di controllare i rifiuti pericolosi”.
 
“Siamo veramente soddisfatti – afferma il presidente della Fondazione Sicurezza in Sanità, Vasco Giannotti - che il progetto ‘Ospedale Verde’ sia partito, anche perché l’idea era stata lanciata nell’ultima edizione del Forum Risk Management e rappresenta certamente un’esperienza preziosa che in futuro potrà essere esportata anche in altre realtà. Ma che soprattutto dimostra nei fatti come si possano adottare azioni ed investimenti che producono non solo risultati in termini di salute ma pure in termini di risparmio economico e di migliore gestione delle risorse”.
 
“Ma ciò che più ci fa piacere – specifica - è il fatto che questo progetto è frutto di una collaborazione tra la Asl, la Regione e il ministero dell’Ambiente che ha visto nel piano presentato dall’Asl di Arezzo i paradigmi della qualità, dell’ottimizzazione delle risorse energetiche e anche del risparmio economico”.
 
“Inoltre – sottolinea Giannotti – la prossima edizione del Forum Risk Management (che si terrà ad Arezzo dal 20 al 23 novembre prossimi) avrà proprio come protagonista il tema che lega l’Ambiente e la Salute. Il nostro obiettivo è infatti proprio quello di stimolare lo sviluppo di iniziative e progetti, che come quello dell’Ospedale Verde, possano produrre benefici alla salute, in chiave per esempio di  riduzione delle emissioni, ottimizzare l’uso delle risorse energetiche con il risultato di ottenere anche un risparmio economico attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Sono convinto che questa sia la strada da seguire, anche per le aziende, che devono essere stimolate nell’offerta di servizi in un’ottica che tenga conto sempre di più dei temi della salute, dell’ambiente e del risparmio economico”.

29 agosto 2012
© Riproduzione riservata

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